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Chioschi di Montevergine, nuovo appello dei commercianti: “Sanare l’abusivismo e riqualificare i box fatiscenti, così stiamo morendo”

«Sanare l’abusivismo e riqualificare i box fatiscenti, così stiamo morendo». E’ il nuovo accorato appello dei commercianti dei chioschi di Montevergine a due mesi dalla determina del settore tecnico, la 437 dello scorso 18 dicembre, con la quale l’ente del sindaco Carullo si impegnava ad intervenire con 16mila euro per il ripristino della copertura danneggiata e delle relative problematiche legate alle infiltrazioni d’acqua. «E’ un controsenso voler intervenire con lavori di questo tipo e poi non pubblicare il bando perché pare ci siano problemi di staticità – afferma Luisa, una storica commerciante -. Abbiamo fatto richieste scritte di spostamento, più volte ci siamo presentati in consiglio comunale per far presente la drammatica condizione in cui siamo costretti a lavorare. Ma al momento non è cambiato nulla mentre ci avviamo verso un’altra stagione estiva». Dunque, una duplice invocazione. Da un lato agire contro l’abusivismo: «c’è chi lavora in strada o giù in base alle condizioni del tempo e chi, come me, non riesce neanche a cambiare box per stare vicino ai colleghi e avere una eguale opportunità di vendita. Siamo stufi, denunceremo ancora a chi di competenza affinché facciano regolari controlli anche contro atti vandalici di cui siamo bersaglio». Dall’altro lo stato della struttura: «sappiamo che la manutenzione ordinaria spetta a noi, ma non possiamo affrontare spese non sapendo se ci verrà accordata in futuro la richiesta di spostarci o se il Comune provvederà a interventi strutturali». Il riferimento è alla perizia effettuata all’epoca da un tecnico esterno concernente interventi relativi alla staticità mentre l’ultima, effettuata dall’Utc, ha riguardato la copertura. In base a quest’ultima verifica il settore tecnico aveva predisposto la determina in questione relativa a lavori di manutenzione straordinaria riguardanti la sostituzione di parte delle lamiere onduline di protezione con quelle recuperate dalla copertura della piscina di piazza Attanasio. «Per la piscina non andavano bene ma per noi sì – prosegue l’esercente – per di più le nostre lamiere sono chiare mentre quelle scure toglierebbero anche la luce ad un luogo già angusto che necessita di lavori anche all’impianto elettrico».
Al momento sono 7 su 26 i chioschi occupati regolarmente per cui «potremmo anche allargarci in quanto – conclude – raddoppiando 20lo spazio di ciascuno ne rimarrebbero a disposizione oltre una decina per la regolarizzazione degli abusivi. Solo così potremo ridare dignità a una struttura adesso semivuota a due passi dal Santuario».
FdL
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