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Passa in Consiglio comunale il Bilancio di Previsione 2018 ma le opposizioni abbandonano l’aula. FOTO

Le opposizioni abbandonano l’aula sull’approvazione del Bilancio previsionale 2018-2020 che incassa il voto della maggioranza del sindaco Carullo. Un consiglio comunale che vede la discussione di diversi punti tra cui le aliquote delle tariffe dei tributi locali che restano invariate. «Un bilancio di grande rigore morale da parte di tutti gli assessori» ha tenuto a dichiarare in aula il sindaco Massimiliano Carullo.
Ma l’opposizione abbandona l’aula per protesta con Argenziano: «il Comune e l’Amministrazione è ferma da anni su tante questioni e opere pubbliche», Angelo Iandolo: «non si intravede nessun progetto di lungo termine che faccia uscire la città dall’immobilismo. Un bilancio ingessato. Per cui sul bilancio non possiamo esprimere nessun voto». Per Maddalena Poerio: «non c’è nulla di programmato in questi anni è quello che emerge da questo documento. Non si sa se quello annunciato sarà mai realizzato. La città versa in uno stato disastroso. Sembra la riproposizione degli stessi documenti carenti degli anni passati. E’ strascorso un altro anno ma nulla è cambiato».
L’assessore Di Nardo comunica «di voler rinunciare all’indennità di assessore «visto il momento difficile da utilizzare a favore del verde pubblico». Scelta condivisa dalla Poerio e da Ferraro.
Prima c’è stata la discussione sui tributi locali: «abbiamo rimasto tutto invariato» ha spiegato l’assessore Izzo. Rimangono così invariate Imu, Tasi, addizionale Irpef , Tosap e Tari, nonché le tariffe per i servizi a domanda individuale. Ma l’opposizione con Iandolo: «non ci sono aumenti ma neanche diminuzioni del peso fiscale sui cittadini». Mario Dello Russo evidenzia l’impegno con Irpiniambiente che ha evitato «di aumentare le bollette ai cittadini così come hanno fatto altri comuni». Per Ferraro invece «Si potevano ridurre ma ci voleva un lavoro di base per far pagare chi non paga».
Approvata dall’aula anche la verifica della quantità e qualità delle aree pubbliche da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie: «non ci sono aree disponibili per quest’anno» ha spiegato l’assessore Modestino Gesualdo.
In apertura di seduta le interrogazioni delle opposizioni tra cui la mancata ultimazione dello stadio comunale, sollevata da parte dei consiglieri Poerio e Iandolo: «i lavori dal 2003 sono fermi. E’ agghiacciante che alla ditta sia stato pagato il 20% in più. Esigo che questo atto venga inviato alla Corte dei Conti. Non è possibile pagare in più 180mial euro, che noi mercoglianesi stiamo pagando con un mutuo. Non si può sbagliare del 20% in un Sal. Dov’è che il sistema non ha funzionato?» .
Sotto accusa anche la convenzione con un ex dirigente comunale che «aveva presentato richiesta di risarcimento danni all’ente, salvo poi rinunciarvi dinanzi non ad una sede protetta». Ma l’assessore Assuntina Napolitano precisa: «stiamo già procedendo alle rinunce davanti le sedi opportune». Per Giacomo Dello Russo: «la rinuncia è valida tra le parti».
«Qui è mancata la programmazione per il bene del territorio, i problemi non si affrontano per tempo ma si interviene sempre con urgenza» ha accusato il consigliere Ferraro. Argenziano invece chiede di informazioni sul mancato rispetto della short list per il conferimento degli incarichi legali e sulla poca trasparenza del sito istituzionale del comune. D’Alessio invita infine il sindaco a prestare il massimo impegno sul versante frane per mettere in sicurezza Montevergine.

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