Dopo 69 giorni in salvo i minatori cileni
Pubblicato in data: 13/10/2010 alle ore:14:38 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloStanotte, a mezzanotte ore italiana, sono cominciate le operazioni di salvataggio per i 33 operai rimasti intrappolati a 700 metri di profondità per 69 lunghi giorni. Stanno bene i primi minatori estratti dalla miniera di San Josè, ad assicurarsene il ministro della Sanità cileno, Jaime Manalich, sul posto a seguire le operazioni di recupero. «Non trattateci da star, siamo solo dei lavoratori», queste le parole di uno dei primi minatori mentre riabbraccia la propria famiglia. Florencio Avalos, caporeparto (31 anni), Mario Sepulveda, elettricista (39 anni), Juan Illanes (52 anni) e il più giovane Jimmy Sanchez (18 anni), sono stati i primi ad essere portati in salvo. Ad accogliere la tanto attesa notizia centinaia di persone a Santiago del Cile che hanno festeggiato in Plaza Italia, tradizionale punto di incontro per i grandi eventi nazionali come le vittorie della nazionale di calcio o le elezioni.
Attimi di apprensione per la necessità di effettuare manutenzione alla capsula Fenix, cosa che ha riferito il ministro potrebbe ripersi per naturale esigenza. L’ordine di risalita è stato stabilito in base alle condizioni di salute: prima i minatori le cui condizioni erano ritenute migliori; poi quelli più deboli fisicamente o psicologicamente e per ultimi quelli più forti, capaci di sopportare un’attesa maggiore. Una volta in superficie i minatori hanno potuto abbracciare brevemente i familiari prima di essere in elicottero nel vicino ospedale di Copiapo, dove resteranno per due giorni per esami più approfonditi.