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Omicidio Cioffi, il Pm chiede 5 condanne

A quattro anni dal tragico omicidio di via De Concilii (foto), ieri davanti alla Corte d’Assise di Avellino presieduta da Rescigno (giudice a latere Matarazzo) le conclusioni del pubblico ministero Maria Luisa Buono.
Dure le sue richieste: 22 anni per Michele Valente, accusato dell’omicidio, aggravamento delle imputazioni invece per gli altri tre (Giovanni Valente, Vincenzo Maietta e Pasquale Picariello), la contestazione da rissa a lesioni aggravate ed ha chiesto sette anni di reclusione ciascuno. Due anni di carcere per Francesco Liotti, per l’arma che sarebbe stata utilizzata per l’omicidio di Mauro Cioffi e che sparì subito dopo per non essere mai più ritrovata. Vi è da rilevare che insieme a Valente era imputato di concorso in omicidio anche un minorenne, all’epoca dei fatti, che tuttavia è stato assolto precedentemente dal tribunale dei minori.
L’omicidio avvenne il 24 settembre 2006, una calda serata domenicale, in via De Conciliis, uno dei luoghi della movida avellinese. Mauro Cioffi, 19 anni, venne in contrasto con un gruppo dei ragazzi mercoglianesi e avellinesi.�
L’arma del delitto non è stata mai rinvenuta.
Molti gli aspetti ancora da chiarire, e su cui si annuncia grande battaglia nel corso delle prossime udienze del dibattimento, a cominciare dalla dinamica dell’omicidio: fu un colpo di pistola esploso volontariamente per rispondere a un’onta subita, come sostiene la Procura di Avellino, o il colpo partì accidentalmente durante la colluttazione?
Secondo il pubblico ministero Buono, Cioffi fu prima raggiunto da calci e pugni e poi, sfinito, dal colpo di pistola fatale.�
Attesi ora per il 25 ottobre gli interventi del collegio difensivo, formato dagli avvocati Raffaele Bizzarro, Nello Pizza, Olindo Preziosi e Gennarelli.

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