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Sconfitta a Melfi, Nocerino commenta: «Vinceremo con impegno, umiltà e sostegno del pubblico»

alberto nocerino«Bisogna restare umili quando le cose vanno bene. Mentalità sbagliata domenica scorsa contro i lucani – afferma il difensore di Torre Annunziata, Alberto Nocerino (foto)  in riferimento alla sconfitta di Melfi-. Dobbiamo trovare equilibrio, non possiamo esaltarci quando le cose vanno bene e scendere in campo vuoti mentalmente il turno successivo. Non possiamo più permetterci di sbagliare. Abbiamo fatto molto meno rispeto alle nostre possibilità, stiamo lavorando a ritmi serrati per migliorare questa situazione negativa. Non possiamo permetterci di commettere più passi falsi, per la maglia che indossiamo, per le motivazioni per cui siamo stati ingaggiati e per la piazza. Non credo che in Prima Divisione ci siano formazioni più importanti della nostra». Secondo il trentacinquenne calciatore la situazione attuale della squadra è colpa di tutti: «Dobbiamo capire tutti, dal primo all’ultimo, che non possiamo permetterci di fare queste brutte figure. Bisogna onorare la casacca che indossiamo. Solo noi possiamo tirarci fuori da questa situazione negativa, siamo artefici del nostro destino, dobbiamo capire che tutte le gare sono dure. Non si può scendere in campo con la convinzione e la superficialità viste domenica. Altrimenti non si va da nessuna parte. Abbiamo sfidato una compagine ben assemblata, una formazione di grande qualità reduce da stagioni importanti e che giocava praticamente a memoria. In settimana abbiamo provato delle cose che poi non sono state applicate durante la partita». Nocerino, poi, sottolinea l’importanza di un impegno assiduo e continuo che deve essere sempre sostenuto dai tifosi biancoverdi: «Questi giovani devono capire che sono fortunati a giocare con questi colori, attraverso la mia esperienza posso solo dire questo. Devono capire che non possono permettersi questi alti e bassi se vogliono vivere stagioni importanti. Annate da assoluti protagonisti, i nostri ragazzi sono validi. Ma non possono fare il bello e il cattivo tempo. Noi esperti dal canto nostro cerchiamo di spronarli. Un anno ad Avellino vale come dieci in delle altre piazze, è questo che devono necessariamente capirlo. I nostri ragazzi devono essere incitati, alcuni di loro di sicuro avranno un avvenire, ma sta a loro dimostrare quanto valgono. Solo la casacca che indossano dovrebbe caricarli e spingerli a fare bene in qualsiasi appuntamento a prescindere che l’avversario si chiami Melfi o che si chiami Catanzaro. Non dobbiamo abbatterci, perché nonostante un andamento esterno fino a questo momento tutt’altro che brillante la classifica è corta e le possibilità per rimetterci in carreggiata sono tante E’ necessario capire che fuori casa può bastare anche il pareggio».

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