«C’è bisogno di ampliare alle Istituzioni, non basta pensare ad occupare una poltrona, senza discutere su una prospettiva. Da oggi in poi ragionerò in termini diversi. Bisogna cambiare atteggiamento, serve una politica nuova». Il primo cittadino di Summonte, Pasquale Giuditta, bacchetta il presidente Tommaso Saccardo e annuncia di avere «mani libere» per le prossime fasi che scandiranno l’attività politica dell’Ente.
«Avevo sollecitato il presidente Saccardo a trovare una soluzione unitaria, aprendo un confronto con tutti i sindaci. Un modo per iniziare un ragionamento nuovo, che considerasse prioritario il futuro delle unità lavorative, ma non semplicemente con la garanzia di uno stipendio ma una prospettiva per il futuro . Mi ha meravigliato il suo atteggiamento, insensibile, nei confronti di una proposta nata da un ragionamento istituzionale».
C’è tutta la preoccupazione, per il futuro delle Comunità Montane, in particolare per quella del Partenio: «perchè ha più difficoltà, c’è una situazione finanziaria difficile a cui si somma il fatto che è composta da tre aree diverse. In questo modo, dunque, il presidente Saccardo – conclude Giuditta- porterà la Comunità Montana all’asfissia, alla morte».
