“Sono tutti ben accetti, a patto che ci sia decoro e rispetto per il luogo sacro. Per entrare nel santuario di Montevergine non chiediamo la carta di identità“. Dopo giorni di roventi polemiche, l’abate di Montevergine don Beda Umberto Paluzzi (foto) getta acqua sul fuoco e fa marcia indietro sullo scontro in atto con i femminielli sulla festa della Candelora. L’abate ha parlato a margine nell’incontro sul piano viabilità e sicurezza per la manifestazione del due febbraio che si è tenuto all’abbazia del Loreto al quale hanno preso parte il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo e il questore di Avellino Sergio Bracco.
Don Beda Paluzzi ha ribadito che i femmenielli e la stessa Luxuria sono ben accetti a Montevergine, a patto che la festa nel santuario sia all’insegna del decoro e del rispetto. “Massima attenzione, ma nessun allarme” ha invece detto il questore Bracco.
