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Il neo acquisto Maurizio Peluso: «Felice di essere qui, Avellino è già una squadra da serie B»

maurizio peluso«Ringrazio la società che ha creduto in me. Sono onorato di essere ad Avellino in una piazza importante che lotta per traguardi prestigiosi – commenta il neoacquisto del ds Dionisio, Maurizio Peluso (foto)-. Sono arrivato in una rosa fortissima che spera di ottenere i risultati che la società si è prefissata. Amo giocare in queste piazze calde con umiltà e tanto entusiasmo. Sono consapevole che il team è già forte, quindi per togliermi le mie soddisfazioni sarò a disposizione del gruppo. Ho scelto Avellino anche per riprendermi quello che ho lasciato l’anno scorso: un campionato vinto a Castellammare di Stabia in una piazza difficilissima dove ho raggiunto una salvezza ai play out, subito una retrocessione con obiettivi diversi e poi vinto un campionato, avevo voglia di cambiare e provare le emozioni di piazze toscane, umbre o marchigiane. Ecco come sono arrivato a Gavorrano, ma ho avuto anche la conferma che mi piace giocare in piazze calde perché ho bisogno di pressione e di stimoli. Appena ho ricevuto la chiamata dell’Avellino ho accettato con grandissimo entusiasmo. In estate già avevamo avuto un contatto, arrivo con sei mesi di ritardo. Ora sono a disposizione del mister e farò di tutto per recuperare il tempo perduto. Reputo questa squadra in grado di fare cose importanti. E’ un gruppo unito e questo è già importante per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Domenica ci attende una partita difficile contro Latina perché vincendo possiamo tentare la rincorsa.  Speravo di giocare in serie B quest’anno, avevo avuto delle possibilità che poi non si sono concretizzate. Se sono in queste categorie sarà per sfortuna o per colpa mia, ma ho 26 anni e penso di coprire un ruolo che mi permetterà sempre di arrivarci. Non voglio essere bugiardo, ma ci spero sempre. Ecco perché ho accettato la sfida di Avellino perché reputo che sia già una squadra di serie B. Come si vince un campionato? Lo scorso anno la nostra forza è stata l’unità e tutti insieme abbiamo remato per raggiungere lo stesso obiettivo. Appena sono arrivato qua ho visto nello spogliatoio grande sintonia tra lo staff, la dirigenza e il direttore, ma soprattutto tra i compagni e quando c’è armonia e sintonia nel gruppo, si può arrivare a raggiungere veramente gli obiettivi prefissati. Le caratteristiche? Nasco come seconda punta, ma negli ultimi anni mi sono divertito a fare l’esterno sinistro».

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