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Così non va – Pini malati in via Amatucci, paura per la salute dei cittadini. La denuncia del consigliere D’Alessio

Gli alberi di via Amatucci sono in pericolo e ancor di più lo è la salute dei cittadini per la diffusione della processionaria. «Mi faccio portavoce di un folto gruppo di cittadini mercoglianesi che lamentano la presenza sui pini di un dannoso parassita, la processionaria – dichiara il consigliere comunale del gruppo “Popolo della Libertà”, Vittorio D’Alessio – . Ad infervorare la protesta sono i genitori dei bambini che frequentano la scuola primaria di via Amatucci, adiacente proprio a questi alberi, seriamente preoccupati che il fenomeno possa provocare danni alla salute dei loro figli». La processionaria, insetto dell’ordine dei lepidotteri, detta così per l’ abitudine di muoversi in fila, appunto in “processione”, è fortemente dannosa per le piante, gli animali e gli uomini. Il parassita è attivo solo durante i periodo freddi dell’anno, trascorrendo i mesi caldi come bozzolo seppellito sotto terra, per poi effettuare la metamorfosi in falena. La processionaria è dannosa per l’uomo. I peli urticanti dell’insetto allo stato larvale sono velenosi. Essi si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso e, data la loro particolare struttura, al contatto o semplicemente sotto l’azione del vento, si attaccano ai tessuti(pelle o mucose) e possono generare reazioni allergiche con forte prurito, congiuntivite acuta, irritazione delle vie respiratorie e, all’estremo, difficoltà di respirazione e shock anafilattico. La pericolosità della processionaria ha, quindi, la caratteristica dell’imprevedibilità, nel senso che, pur senza contatto diretto con l’insetto, si possono subire i danni, poiché ad essere pericolosi sono appunto i peli che inevitabilmente volano, «le preoccupazioni per la salute dei bambini della scuola di Via Amatucci e per l’intera popolazione crescono – continua D’Alessio -. Si fa, pertanto, un appello all’amministrazione comunale di attuare un monitoraggio della zona per iniziare immediatamente un intervento di distruzione dei nidi e bonifica della zona circostante gli alberi. La riflessione che emerge da tutta questa vicenda è che , ancora una volta, prevenire sarebbe stato più facile che curare. L’infestazione della processionaria ha una non trascurabile importanza igienico-sanitaria, pertanto la prevenzione è un dovere di un’amministrazione che tutela la salute pubblica». La protezione delle piante da questo parassita deve essere costante durante l’anno, con un formulato microbiologico delle sostanze utilizzate assolutamente innocue per l’uomo e rispettoso della biodiversità della zona trattata. La disinfestazione deve necessariamente avvenire prima dell’inverno, ovvero prima del periodo di maggiore attività nociva delle larve attraverso diverse procedure: la distruzione meccanica dei nidi con il taglio delle cime dei rami, l’uso di trappole ai ferormoni per catture massali (decr.min. del 30/10/2007), la lotta microbiologica con l’impiego di un insetticida biologico(bacillus thuringiensis).

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