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Tarsu, Sampietro (Pdl): «Aumenti illegittimi, manca l’istruttoria tecnica prevista dalla legge»

In occasione del Consiglio Comunale del 28 marzo u.s., in seguito dell’intervento del nostro capogruppo Nicola Sampietro, abbiamo dovuto registrare le pretestuose affermazioni del sindaco Carullo e dell’Assessore Evangelista riguardo alla conclamata illegittimità della delibera di giunta che, immotivatamente, ha previsto – a partire dal 2010 – un aumento del 19 % della TARSU. Il primo cittadino, infatti, dichiarandosi certo della legittimità del deliberato di giunta, ha tenuto a precisare che non è stato disposto un aumento della TARSU ma solo un suo adeguamento. Ha, inoltre, aggiunto che la Commissione Tributaria non può decidere circa la legittimità di una delibera il cui annullamento può essere disposto solo da una decisione del TAR. L’assessore al bilancio, invece, ribadendo la competenza della magistratura amministrativa, si è detto certo che la Commissione ha accolto il ricorso della contribuente solo perché il Comune non ha prodotto alcuna documentazione né si è costituito in giudizio. Vogliamo innanzitutto far presente al sindaco, il quale, evidentemente, si diletta a dissertare su insignificanti distinzioni terminologiche, che il notevole incremento del prelievo nei confronti dei cittadini si basa, come si evince dalla sentenza della CTP di Avellino, su una sentenza illegittima poiché priva della necessaria istruttoria tecnica prevista dalla normativa vigente in materia. Aspetto, questo, già sollevato in Consiglio dal nostro gruppo consiliare e denunciato pubblicamente anche con l’affissione di manifesti. La Commissione, infatti, pur non potendo annullare la delibera può, al contrario di quanto sostenuto dal primo cittadino, rilevarne l’illegittimità in virtù di quanto previsto dalla normativa regolante il processo tributario e quindi disapplicare la stessa nei confronti del contribuente istante. Non possiamo, infine, non condividere la sicurezza ostentata dall’Assessore circa la forza delle motivazioni che il Comune avrebbe potuto addurre in difesa della legittimità della delibera. Molto probabilmente è proprio in virtù di tali considerazioni che l’Ente ha deciso di non costituirsi in giudizio con la certezza che la Commissione avrebbe respinto i rilievi della contribuente senza la necessità di ulteriori rilievi e chiarificazioni. Ipotizzare che la mancata costituzione del Comune sia stata dovuta a dimenticanza o superficialità sarebbe ancora più grave.

Il Coordinamento Cittadino del PdL di Mercogliano

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