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Aumento ticket mensa scolastica, la nota di Pasquale Ferraro (Pd)

In questa fase di crisi economica tutti sanno che il prezzo più alto lo stanno pagando le famiglie, in modo particolare quelle numerose e monoreddito. Evidentemente il sindaco Carullo e la sua giunta non vivono in Italia, e in nel mezzogiorno in particolare, visto che con la delibera di giunta n.56 del 12 marzo 2011 hanno aumentato i ticket per il servizi scolastici (mensa e trasporti). Con molto pudore parlano di semplice “adeguamento”, di fatto dall’anno scolastico 2011/2012 le famiglie dei ragazzi che frequentano le scuole di Mercogliano dovranno pagare di più per avere servizi essenziali, come se non fossero già bastati l’introduzione dell’addizionale comunale all’irpef (2005), l’aumento lineare della tarsu del 19%(2010) e l’aumento di tutti i tributi locali minori(2009). Nessuno vuole negare che i finanziamenti agli enti locali vengono costantemente ridotti ma va anche ricordato che gli sprechi abbondano. Per recuperare risorse da destinare ai servizi e alle politiche sociali basterebbe, ad esempio, che il sindaco riducesse il numero degli assessori (6), rinunciasse all’auto blu (Alfa 159 ministeriale superaccessoriata), andasse più spesso a lavorare limitando i rimborsi al proprio datore di lavoro per le assenze da carica pubblica (migliaia di euro all’anno che l’ente deve rifondere per le assenze dal lavoro degli amministratori) allo stretto indispensabile. Non contenti di aver prodotto tanti danni, nella seduta consiliare del 28/03/2011 la maggioranza ha bocciato la nostra mozione riguardante il quoziente familiare, uno strumento utile per alleggerire le sperequazioni nell’ambito delle prestazioni dei servizi e delle politiche sociali. Il quoziente familiare aiuta le famiglie anagrafiche più numerose a vedersi riconosciuti maggiori diritti rispetto al sistema attuale che ha come parametro di riferimento solo il reddito ed il modello Isee. Si è persa l’opportunità che avevamo offerto per lanciare un segnale di solidarietà e di aiuto concreto verso le tante famiglie che vivono in condizioni critiche, e che vorrebbero dalle istituzioni locali meno chiacchiere, meno manifestazioni e premiazioni e più fatti.

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