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Bilancio di Previsione 2001, Evangelista: “Soddisfatto per la compattezza della maggioranza”

Pubblicato in data: 29/6/2011 alle ore:22:15 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

E’ un momento storico che oserei definire drammatico quello in cui vengo a presentare questo bilancio previsionale per l’anno 2011; già definire previsionale un bilancio che vede la luce a metà dell’anno in corso è, credo, una contraddizione in termini, ma la approvazione dei decreti attuativi del mille proroghe, elementi indispensabili per la predisposizione del documento di previsione, solo nel mese di giugno, non possono che dare la cifra dello stato di approssimazione in cui ci troviamo ad operare.

Il bilancio di previsione, voglio ricordare a tutti, è il principale atto di indirizzo politico di una amministrazione, realizzandosi in esso, con la attribuzione delle risorse alle varie attività a svolgersi, la concreta attività amministrativa, è infatti con il bilancio che concretamente si sviluppano le priorità presenti nell’agenda politica.

Il bilancio non è stato una costruzione asettica calata dall’alto, ma è il frutto di un intenso lavoro di confronto con tutti i settori e tutti gli uffici comunali che, insieme agli amministratori, sono stati chiamati a condividere le soluzioni, con incontri continui per trovare le alternative meno dolorose possibili, sviluppando un metodo di lavoro basato sulla pianificazione e sulla programmazione nella individuazione di criteri rigorosi nella priorità delle scelte.

La caratteristica principale di questo documento previsionale 2011 è l’assoluto rigore e la asciuttezza dei dati; questo in quanto a fronte del mancato rispetto degli impegni da parte degli altri Enti, cosa di cui parlerò dopo, è stato necessario produrre un documento contabile di assoluto rigore; un bilancio che ci consenta di programmare ora il futuro finanziario dell’ente, onde affrontare preparati, la bufera finanziaria che colpirà i comuni meridionali nei prossimi anni, con un federalismo fiscale non solidale, imposto dalla Lega con unico obiettivo: lasciare i soldi al Nord ed effettuare quella secessione richiesta dai suoi militanti a gran voce alcuni giorni orsono a Pontida, questo perché, è bene saperlo, la secessione non la si vuole fare politicamente ma economicamente, mandando a mare quella parte del paese lontana dai territori di interesse di questo partito.

Il documento di bilancio prende vita come accennavo in un momento economico di grandissima difficoltà e questo riguarda sia le famiglie, stressate da una situazione occupazionale sempre più precaria e volatile, dove anche le aziende che potevano apparire delle “certezze” ormai non lo sono più, sia per le imprese, sotto la sferza di un mercato sempre più asfittico concorrenziale e difficile da affrontare, sia i Comuni, i quali, essendo l’unica vera interfaccia del cittadino, sono schiacciati da un lato dalle crescenti richieste di un tessuto sociale in difficoltà, dalle crescenti competenze assegnategli dallo stato e dalla necessità di supplire all’assoluto distacco degli enti sovra comunali e dall’altro lato da una cronica riduzione delle risorse trasferite e un costante inadempimento, è triste dirlo, degli impegni assunti finanziariamente da parte dei governi e della regione, come dimostrato dal caso del mancato ristorno integrale dell’ICI prima casa o dal mancato pagamento dei decreti concessi addirittura dal 2009 dalla regione.

Anche quest’anno nella predisposizione del documento contabile abbiamo dovuto fare i conti con un considerevole taglio dei trasferimenti erariali che quest’anno si attesta a 197.217 euro, così come previsto dalla L. 122 del 30\07\2010 e a fronte di ciò la Regione Campania ha effettuato tagli al sociale per oltre il 40% nei Piani di Zona.

Nonostante la carenza di risorse, i vincoli normativi, la gravità e la difficoltà della situazione come ci è consueto, non abbiamo voluto accontentarci della sterile denuncia dei problemi ma abbiamo deciso di confrontarci con questi ultimi assumendoci le responsabilità di misurarci con questi, cercando di dare risposte e trovare soluzioni ai problemi anche quando le scelte da fare sono state dolorose ed impopolari come nel caso dell’aumento dell’addizionale Irpef che resta comunque la più bassa nei comuni Irpini oltre i 5.000 abitanti; ma questo è il comportamento che deve assumersi chi si candida a governare i processi e ad amministrare un territorio, sfuggendo alla demagogia e cercando di dare risposte ai bisogni.

Sul versante dell’entrata proseguirà in maniera forte l’attività di lotta all’evasione di ICI e Tarsu, mentre è ad ottimi livelli il recupero delle irregolarità per quanto attiene i tributi minori: Tosap, Pubblicità e pubbliche affissioni, abbiamo in corso l’avvio di un nuovo processo che ci garantisca un maggiore recupero delle multe non pagate.

A fronte di queste crescenti difficoltà sul versante dell’entrata, aumenta la domanda dal versante delle uscite in particolare sul sociale, dove forte è il rischio che le difficoltà socio economiche delle persone possano incrinare quella coesione sociale, quella tenuta solidaristica che è da sempre la principale caratteristica della nostra realtà, basti pensare che la Banca d’Italia comunica come il 45% della ricchezza sia in mano al 10% delle famiglie con un livello di diseguaglianza sociale secondo solo agli USA nel mondo occidentale, per tale motivo nonostante i tagli, il sociale ha visto rimpinguarsi le risorse.

Questo perché noi dobbiamo far fronte anche alle mancanze di una Regione Campania sempre più napolicentrica che ci chiude gli ospedali che funzionano, che ci taglia il sociale vero e che ci porta i rifiuti di Napoli, ebbene noi non consentiremo che si dimezzi l’assistenza alle persone allettate ed andremo ad integrare tali fondi con i nostri fondi, non consentiremo che chi è rimasto indietro, che chi ha perso il lavoro, perda la propria dignità di uomo e quindi pur nella difficoltà economica abbiamo aumentato le risorse nel settore e pertanto a tale voce abbiamo assegnato 361.050 euro più due finanziamenti per complessivi 304.000 euro.

Abbiamo effettuato un taglio medio del 13% su tutte le spese degli uffici proseguendo quell’opera di razionalizzazione e contenimento delle spese che stiamo portando avanti ormai da tempo, abbiamo previsto la riduzione di incarichi professionali e spese di rappresentanza dell’80% delle missioni del 50% e delle indennità degli amministratori del così come disposto dalla legge 122.

Abbiamo ridotto del 40% le spese nel settore del truismo, che nel giro di due anni si sono praticamente dimezzate, cercando in questo modo di razionalizzare l’offerta sul territorio , privilegiando il rapporto con le molteplici associazioni e comitati locali che collaborano da tempo con spirito disinteressato ed appassionato con l’amministrazione, consentendoci di sviluppare un’offerta assolutamente di altissimo profilo come confermano i molti riconoscimenti che hanno visto il Comune di Mercogliano premiato a livello regionale per la quarta volta per la migliore estate, come conferma il finanziamento per Mercogliano Tur, come conferma il finanziamento per Mercogliano Viviti Bene; abbiamo individuato i fondi per l’avvio del processo di realizzazione del nuovo PUC, previsti questo anno in 30.000 euro ed, abbiamo rispettato il decreto Brunetta per quanto attiene il turnover del personale.

Un piccolo capitolo a parte riguarda la scuola, dove noi non abbiamo effettuato tagli né sul versante straordinario né per quanto riguarda il versante ordinario, questo in quanto riteniamo che solo la scuola possa essere il vero volano dello sviluppo e solo la scolarizzazione delle giovani generazioni possa essere lo strumento per sviluppare i territori e garantire occupazione.

Spero di avere reso abbastanza chiaramente le difficoltà in cui ci siamo trovati ad operare ma affinché questa difficoltà non divenga strutturale è necessaria, per l’appunto, proseguire la ristrutturazione del nostro bilancio. L’obbiettivo è stato, da una parte, quello di razionalizzare ulteriormente la spesa, riducendo i costi della macchina comunale e ridefinendo gli ordini di priorità nell’ambito delle politiche dell’amministrazione, e, dall’altra, quello di stabilizzare le risorse in entrata, depurando queste ultime dalle partite incerte.
Sappiamo che la maggioranza, che ringrazio per la presenza a ranghi compatti in aula, ci sosterrà in questo sforzo ma chiediamo anche ai gruppi di opposizione un confronto leale e di merito.

Chiediamo infine a tutti i cittadini quella fiducia e quella collaborazione necessarie per tenere sempre saldo il patto che deve legare i cittadini alle istituzioni e che rappresenta storicamente il segno distintivo di una comunità democraticamente progredita come quella Mercoglianese.

Signori cittadini, Signor Sindaco e colleghi Consiglieri concludo ringraziando tutti voi per l’attenzione prestatami e l’ufficio Ragioneria ed il revisore dei conti per la preziosa collaborazione fornita nella predisposizione di questo bilancio previsionale, ringrazio il CDA della Mercogliano Servizi, che vedo presente in aula, per la meritoria opera realizzata avendo portato in soli due anni in utile la nostra società “IN HOUSE”, spero che il lavoro svolto possa essere la base su cui continuare a costruire il percorso amministrativo che è stato sottoposto ed avallato dagli elettori.

L’Assessore al Bilancio Fabio Evangelista

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