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Muore titolare concessionaria di Torrette di Mercogliano, si intestano auto e le rivendono. Tre denunce della GdF

La denuncia a piede libero di 3 persone ha concluso nella settimana scorsa un’articolata indagine condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Avellino (Sezione Operativa), agli ordini del capitano Salvatore Serra, che, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino (dr.ssa Maria Luisa Buono), sono pervenute alla scoperta di una frode commessa, fra il 2008 ed il 2009, in danno di una nota concessionaria d’auto di Torrette di Mercogliano.

L’attività investigativa, avviata agli inizi del 2010, è stata originata da una denuncia presentata presso la Guardia di Finanza di Avellino da un ex dipendente della concessionaria, che si andava ad aggiungere ad un analogo esposto presentato alla Procura della Repubblica di Avellino, dalla coniuge del titolare.

Nel corso delle accurate indagini, i finanzieri hanno portato alla luce una serie di comportamenti fraudolenti che, dopo il decesso dell’amministratore della rivendita-auto, avevano visto i soggetti denunciati, in concorso fra loro, dar corso alla vendita di un numero elevato di autovetture di proprietà della società, sulle quali non avevano alcun titolo giuridico che consentisse loro il trasferimento, intascando i proventi delle rispettive transazioni.

Nel corso degli accertamenti sono state raccolte le testimonianze di ben 34 persone, anche per il tramite di altri reparti del Corpo ubicati in tutta Italia, è stata esaminata copiosa documentazione bancaria ed amministrativa e si è proceduto al sequestro, presso il Pubblico Registro Automobilistico di Avellino, di 168 atti di trascrizione di vendita di altrettante autovetture.

Maggiormente nel dettaglio i responsabili, approfittando del vuoto gestionale determinatosi nell’immediatezza del nefasto evento occorso al titolare della concessionaria, hanno provveduto illegittimamente ad intestarsi la maggior parte dei veicoli che si trovavano nell’autosalone, a venderli nel giro di poco tempo onde intascare i relativi proventi, spesso con una vera e propria “spartizione” fra loro del ricavato.

L’azione criminosa, accertata per la cessione di almeno 11 veicoli (del valore commerciale complessivo superiore ai 100.000 euro), era perpetrata attraverso l’alterazione della documentazione di vendita dei veicoli anche mediante il concorso compiacente del titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche di Mercogliano, anch’egli denunciato.

Le indagini sono sfociate nella configurazione delle condotte penalmente rilevanti di appropriazione indebita (articolo 646 del codice penale), di falsità materiale (articolo 476 del codice penale) e di falsità ideologica (articolo 479 del codice penale) a carico dei seguenti tre seguenti soggetti:

– tale I.M.P. (di anni 58), nata a Lizzanello (LE) e residente a Bracigliano (SA), già dipendente della concessionaria d’auto;

– tale M.M.T. (di anni 56), nato a Venticano (AV) ed ivi residente, cugino del defunto titolare;

– tale T.G. (di anni 60), nato ad Avellino ed ivi residente, titolare dell’agenzia di pratiche automobilistiche.

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