Relativamente a quanto affermato qualche giorno fa dalla dott.ssa Sbrescia, consigliere comunale delegato alla pubblica istruzione, circa le scritte apparse sui muri di Mercogliano, e al suo appello affinché i cittadini vigilino e collaborino, ritengo necessario dover sottolineare quanto poco credibili siano queste dichiarazioni. Questo indignarsi a singhiozzo, turbarsi a volte sì ed altre meno, dipende da chi commetta questi abusi, appare, francamente, ridicolo. Dov’era la dott.ssa Sbrescia quando è stata trafugata la statua di San Modestino, che rappresentava la devozione della comunità mercoglianese verso il Santo patrono?
Ebbene, era in Consiglio comunale ad alzare la manina, nel rispetto degli ordini impartiti, per votare no all’istituzione della commissione d’inchiesta. Quella commissione, se la dott.ssa Sbrescia leggesse gli atti del Consiglio potrebbe ricordare, fu richiesta “non solo per verificare eventuali atteggiamenti omissivi o superficiali, non solo per accertare eventuali fatti, atti, provvedimenti e comportamenti che ledono i principi di buona amministrazione, ma soprattutto per dimostrare che in questa comunità nessuno avrà campo libero usando la prepotenza, l’abuso e la violenza”. Allora, evidentemente, non assaporò “l’amaro in bocca in chi ama il proprio territorio” come ha scritto l’altro giorno, non avvertì il bisogno di denunciare quanto accaduto, e la manina alzata fece il resto. E ora ci racconta che “Tutti dobbiamo collaborare affinchè le nostre città siano migliori e per evitare che arredi, fontane, giochi, parchi,monumenti e muri vengano deturpati” e ancora che “occorre aiutare i nostri ragazzi (….) a vivere nel rispetto degli altri e delle regole”. Che faccia tosta! In quell’occasione la dott.ssa Sbrescia non ha sprecato una parola, ritenendo del tutto normale che un monumento potesse sparire, in poche ore, da una piazza. La stessa cosa, tra l’altro, sta succedendo con il medagliere dell’Ammiraglio Bianco. Nell’ultimo consiglio comunale il sindaco è stato nuovamente sollecitato a rispondere sul perché, quell’opera, sia stata asportata dalla sede comunale ed affidata non si è capito ancora a chi. E poiché non stiamo parlando della Cappella Sistina, tutti questi mesi per restaurare una cornice di legno ci sembrano decisamente troppi. Ed anche su questo la dott.ssa Sbrescia ha ritenuto che non fosse utile sprecare due parole. Notiamo, con stupore e rammarico, che anche Lei si è subito adeguata alla filosofia di vita carulliana: privilegiare, cioè, in modo smisurato, l’apparire ai danni dell’essere. Ed allora continui, dott.ssa Sbrescia, con questi, quasi quotidiani, pistolotti da “maestrina con la penna rossa” ai nostri ragazzi maleducati, scritti più che altro per stimolare qualche applauso, e poi, nelle funzioni di Consigliere Comunale, a lasciare che la nostra comunità sia, quotidianamente, violentata da chi la amministra.
Il Consigliere Comunale del gruppo
PdL-Patto per Mercogliano
Antonio Buonaiuto