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Villa Capocastello, Ferraro (Pd): “Struttura perennemente deserta, segno di inutilità e soldi spesi male”

A distanza di qualche settimana vorrei tornare sulla questione apertasi con l’inaugurazione dello spazio verde attrezzato di Capocastello. Fermo restando che condivido e sottoscrivo le osservazioni fatte in consiglio comunale da Vittorio D’Alessio, vorrei andare oltre ed osservare che la prova oggettiva ed inoppugnabile dell’inutilità e pericolosità dell’opera l’hanno fornita i mercoglianesi, in modo particolare gli abitanti del borgo medioevale. Infatti a qualsiasi ora del giorno e della notte e in qualunque giorno della settimana la “villa” è sempre vuota, segno che nessuno né avverte l’utilità, né tantomeno, come tenta di giustificarsi l’assessore Gesualdo, risponde ad una precisa richiesta dei cittadini. Il segnale è chiaro: Capocastello ed il centro storico vogliono ben altro che interventi di maquillage inutili e costosi (l’intervento è costato oltre 250.000 euro), ci aspetteremmo progetti seri di riqualificazione e rivitalizzazione del quartiere (lavori per milioni mai collaudati, lo scandalo di Casa Pagano), un impegno costante sulla qualità della vita, partendo dalle cose ordinarie come la pulizia dei vicoli, una seria raccolta differenziata, la possibilità di allacciarsi alla rete del gas metano. Per tacere dello stato di abbandono in cui versa l’ex scuola elementare alla cui chiusura molto contribuì l’inerzia dell’allora vicesindaco Carullo. Che dire della guardia medica, spostata altrove per lavori di ristrutturazione che sono fermi da oltre un anno e, cosa ancora più grave, questa amministrazione confusa e pasticciona non riesce a programmare azioni che possano agganciare il centro storico alle dinamiche di promozione del territorio legate al turismo e alla cultura. Anche il festival di artisti di strada che si svolge ogni estate, da quando è stato ceduto all’amministrazione comunale, è divenuto l’ombra di se stesso perdendo tutte le peculiarità per le quali era nato, e si ha netta la sensazione che sia diventato uno strumento, per quanto legale e legittimo, utile a calamitare finanziamenti. Anche per i residenti diventa ogni anno più pesante portare il peso di disagi e disturbi legati all’evento in cambio del nulla. Fa rabbia sapere che ci si ricorda di Capocastello per un solo week-end all’anno oppure quando ne parla la cronaca giudiziaria.

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