Ipotesi liberalizzazione delle professioni, la nota di Scibelli
Pubblicato in data: 26/8/2011 alle ore:19:50 • Categoria: Politica • Stampa Articolo“Occorre liberalizzare le professioni per rilanciare l’economia, la disciplina attuale sull’accesso costituisce un grosso limite per i giovani professionisti – afferma Michele Scibelli, giovane esponente politico – liberalizzare non significa abilitare chiunque ad effettuare prestazioni senza controllarne la formazione e la deontologia, ma è la risposta concreta alla precarietà; appaiono legittime le preoccupazioni di chi sostiene che in questo modo si vuole aprire la strada ad un far west delle prestazioni professionali, ma credo che sia giusto valutare la proposta ad ampio raggio e non in senso unilaterale, e perciò ritengo che sia anche doveroso e nello stesso tempo giusto ascoltare il mondo giovanile con le sue enormi difficoltà, è evidente che se il problema è la giusta formazione e la qualità del servizio, come molti parlamentari hanno sostenuto, si può vagliare la possibilità di aumentare il periodo del tirocinio di formazione dagli attuali due oppure studiare metodi alternativi a tal fine, in quanto la deontologia e la formazione professionale è frutto solo ed esclusivamente della pratica ed onestamente, ascoltando chi è contro la liberalizzazione, mi risulta difficile comprendere qual è il limite al di là del quale si voglia tutelare la professione nella sua accezione più ampia o in realtà si vuole tutelare un certo livello di professione di una certa fama, che è cosa totalmente diversa”. “Credo – continua Scibelli – che quando si parla del futuro di noi giovani, tramite il ragionamento e la giusta dose di responsabilità, si deve trovare una giusta sintesi tra chi la pensa in maniera diversa ed avere il coraggio di porre in essere scelte coraggiose; la liberalizzazione delle professioni e nello specifico l’abolizione dell’esame di Stato, rappresenterebbe la giusta fiducia nei confronti di chi vuole immettersi nel mercato del lavoro senza vincoli; senza considerare che la distinzione tra il bravo professionista ed il meno bravo, il cosiddetto metro del giudizio è dato dal campo, dai fatti e non dalla burocrazia”.
“Liberalizzare – conclude Scibelli – è la risposta concreta e la strada giusta al fine di modernizzare il mercato del lavoro nell’ambito delle attivita’ professionali”.