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Abusi sessuali su bimbo di 10 anni di Mercogliano, Carabinieri arrestano l’orco

Pubblicato in data: 11/11/2011 alle ore:09:50 • Categoria: CronacaStampa Articolo

Nella prima serata di ieri 10.11.2011, nell’ambito della strategia investigative e repressiva messa in atto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, i carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno tratto in arresto M.G., classe 1959, originario di Montoro Inferiore ma residente a Mercogliano, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di violenza sessuale su minore emessa nella stessa giornata di ieri dal G.I.P. del Tribunale di Avellino, dott. G.F. Fiore, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Avellino nelle persone del sostituto procuratore dott. C. Annecchini e del procuratore capo dott. A. Di Popolo.

Nella motivazione dell’ordinanza con cui la magistratura irpina ha disposto la carcerazione preventiva per l’uomo, si legge che M.G., in un periodo che va dal marzo 2009 all’ottobre 2010, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica, aveva costretto un giovane di appena 10 anni, sporadicamente con lui convivente, a subire atti sessuali. In particolare, essendosi guadagnato la fiducia della giovanissima vittima attraverso l’elargizione di somme di denaro e di regali di ogni sorta, nonché quella della famiglia, che pure traeva vantaggi economici dal prevenuto, avuta la possibilità di tenere con sé il minore presso la sua abitazione sia di giorno che di notte e, con condotte perduranti nel tempo, lo aveva costretto a subire sia toccamenti nelle parti intime che rapporti orali veri e propri. Il tutto, con l’aggravante, prevista dal codice penale, di aver commesso il fatto nei confronti di una persona minore degli anni 14.

La misura restrittiva nei confronti dell’uomo giunge al termine di un’attività d’indagine svolta a quattro mani dalla Stazione dei Carabinieri di Mercogliano, competente sul territorio ove il fatto è successo, e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, che ha fornito il giusto raccordo tecnico per la buona riuscita delle investigazioni.

Il tutto, comunque, nacque verso la fine di maggio del 2010, quando i militari dell’Arma segnalarono l’anomala situazione familiare dell’arrestato, che da circa 16 anni conviveva con un ormai ventiseienne e da pochi mesi aveva condotto nella propria abitazione anche un giovanissimi ragazzo di soli dieci anni, che dormiva insieme a lui e che da lui riceveva regali ed attenzioni, tanto da accompagnarlo pure a scuola. In base al sospetto che vi fosse un rapporto omosessuale tra il bambino e l’uomo, il Pubblico Ministero dispose un’intensa attività d’indagine che, in poco tempo, portò a confermare l’anomalia, quantomeno comportamentale, del rapporto tra il bambino e l’indagato, il quale era peraltro solito frequentare parchi e altri luoghi popolati da bambini, coi quali spesso si fermava a parlare.

A integrare le indagini, intervennero poi una segnalazione circa le numerose assenze scolastiche del bambino e un incontro, alla presenza dei carabinieri, tra quest’ultimo e l’assistente sociale, la quale rilevava elementi indicatori di abuso sessuale. Alla luce di quest’ultimo gravissimo dato, il Sindaco di Mercogliano dispose immediatamente l’allontanamento del piccolo dal nucleo familiare e la sua collocazione presso una struttura protetta. Successivamente, il Tribunale per i Minorenni di Napoli sospendeva i genitori del bambino dall’esercizio della propria potestà. Finalmente, rasserenatosi presso la Comunità Alloggio ov’era stato affidato, il minore si aprì con gli operatori, confidando loro tutti gli abusi sessuali subiti ad opera del G.M.. Le stesse confidenze furono poi confermate anche durante la successiva consulenza psicodiagnostica, togliendo ogni dubbio circa la reale sussistenza delle violenze sessuali.

Tali essendo gli elementi del fatto, il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato in ordine al reato di violenza sessuale su minore, emettendo la citata ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, che i carabinieri hanno appunto eseguito nella serata di ieri, trasportando poi l’indagato presso la casa circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino.

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