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Politiche sociali, summit a Napoli per denunciare la crisi del sistema welfare regionale

Pubblicato in data: 20/12/2011 alle ore:08:50 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

Ieri mattina presso la sala Giunta di Palazzo San Giacomo del Comune di Napoli si è svolta la prima convocazione tra tutti gli Assessori alle Politiche Sociali dei Comuni Capofila degli Ambiti territoriali per denunciare lo stato di crisi del sistema di welfare regionale che faticosamente è stato costruito negli anni.
Tra alcuni Assessori alle Politiche Sociali di grandi e medie città italiane è in corso, di intesa con l’ANCI, un’azione volta a sostenere le politiche di welfare, a tutela dell’equità e della giustizia sociale sui territori.
In considerazione di quanto la crisi economica e finanziaria stia pesantemente incidendo anche sulla nostra regione, si è ritenuto opportuno avviare, a livello locale, un percorso analogo a quello nazionale e per questo l’Amministrazione Comunale di Mercogliano Capofila del Piano di Zona A/7 ha partecipato con l’Assessore Giacomo Dello Russo a tale importante evento per concertare un tavolo tecnico ed un coordinamento regionale per avviare una prima riflessione, sono le seguenti proposte:

1) che venga ricostituito un Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali in cui si dia continuità alle risorse economiche previste negli scorsi anni sui singoli Fondi. E’ inoltre necessario che sia garantita l’esigibilità dei livelli essenziali di assistenza, previsti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001. Attualmente, il Fondo Nazionale per le non autosufficienze e il Fondo Nazionale per la famiglia sono stati completamente azzerati. Mentre il Fondo Nazionale per le politiche sociali e il Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione sono diminuiti, dal 2008 al 2011, rispettivamente del 73% e dell’84% e per il 2012 ci risulta siano stati anch’essi azzerati;

2) che il Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali preveda meccanismi di copertura anche degli interventi a sostegno dei minori a seguito dei provvedimenti del giudice tutelare;

3) che venga favorita e incentivata la sperimentazione di modelli innovativi di welfare, in partnership tra enti pubblici, terzo settore e cittadini, responsabilizzando questi ultimi ad essere parte attività nella costruzione di un nuovo Stato Sociale (in un’ottica di sussidiarietà virtuosa, come previsto dall’art. 118 della Costituzione);

4) che venga elaborato urgentemente un Piano Straordinario Nazionale Povertà, in particolare per le aree metropolitane, che affronti il tema delle povertà marginali ed estreme. Da un’indagine ISTAT del 2011, un italiano su quattro è povero (24,7% della popolazione) e sui nostri territori si registra un numero crescente di sfratti per morosità.

Inoltre, si è rilevato che il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per il 2012 prevede per la Campania una dotazione finanziaria di circa 4 milioni di euro, 113 milioni in meno dal 2007.

Infine, il Decreto commissariale 77/11 che, a chiarimento del precedente decreto commissariale n.6/10, impone agli Ambiti Sociali territoriali il vincolo di attenersi agli obblighi di compartecipazione previsti dal DPCM 29/11/2001 in materia di concorso alle spese per prestazioni socio-sanitarie, pone direttamente in capo ai comuni associati l’onere di corrispondere alla fatturazione della quota di loro competenza. Ciò determina, a fronte di una già drastica riduzione negli ultimi anni delle risorse trasferite, l’onere della spesa per tali prestazioni senza tuttavia destinare agli stessi quelle risorse che precedentemente destinava al SSN attraverso il Fondo Sanitario nazionale e la quota capitaria.

“Investire in settori strategici, quali i servizi alla persona, indispensabili per garantire coesione e sviluppo economico, rappresentano scelte obbligate per uscire dalla crisi. Un welfare inclusivo non può prescindere da risorse economicamente adeguate che i vari livelli istituzionali devono garantire. E’ evidente, tuttavia, che per rendere il welfare sostenibile, bisogna pensare a nuovi modelli di servizi, che prevedano l’interazione tra gli attori che lo realizzano e i cittadini. A tal fine è stato sottoscritto un documento comune, integrato con la proposta dell’ Amministrazione comunale di Mercogliano per un censimento dei servizi già attivi sul territorio da salvaguardare, il tutto da sottoporre all’attenzione del Presidente Caldoro e della Giunta Regionale che ha già definito il nostro Ambito territoriale sociale A/7 virtuoso.”

L’Assessore alle Politiche sociali
Avv. Giacomo Dello Russo

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