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Scoperta casa di prostituzione cinese, appartamento sequestrato a Torelli

Nella serata di ieri, al termine di un mirato servizio volto a contrastare il fenomeno della prostituzione, i carabinieri della Stazione di Mercogliano hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento di quella frazione Torelli, sorprendendo una donna di nazionalità cinese dedita all’attività di meretricio e sottoponendo poi l’intera unità abitativa a sequestro. L’intera attività investigativa è nata, come spessissimo accade, proprio a seguito delle numerose segnalazioni pervenute da parte dei vicini di casa, secondo i quali all’interno di quell’abitazione era in corso un’attività di prostituzione. È stato così che, sin dal primo pomeriggio di ieri, i militari dell’Arma hanno disposto un servizio di osservazione e controllo in abiti borghesi e nei pressi in cui la presunta attività di prostituzione. Nel corso del servizio, venivano effettivamente notate delle persone, esclusivamente di sesso maschile, che facevano a turno ingresso all’interno dell’abitazione, accedendo proprio nell’appartamento sospettato d’essere l’alcova segnalata. Nello specifico, i carabinieri riuscivano a notare un giovane che, parcheggiata la propria autovettura nei pressi del condominio, aveva telefonato col proprio cellulare, e subito dopo aver terminato la conversazione, s’era diretto nello stabile. Pedinato l’uomo, i carabinieri potevano notare che lo stesso, giunto in prossimità dell’abitazione in questione, veniva accolto, sull’uscio, da una donna vestita in modo molto leggero, che lo faceva subito accomodare all’interno. I carabinieri riuscivano poco dopo a verificare con assoluta certezza che in quell’appartamento si stesse esercitando la prostituzione grazie alle dichiarazioni di ben 3 clienti che, fermati all’uscita dalla palazzina, generalizzati e sentiti in merito alla loro presenza in quel luogo, confessavano di aver fatto ricorso alle prestazioni sessuali di una donna di nazionalità cinese. Gli stessi clienti ammettevano di aver contattato la donna attraverso un utenza cellulare, il cui numero era stato trovato all’interno di un’inserzione pubblicata sul sito internet “Ebakeca” dal titolo: “incontri per adulti in Campania – Avellino – donna cerca uomo”. Saliti poi nell’abitazione, i clienti venivano ricevuti appunto dalla donna cinese abbigliata in modo discinto che, dopo aver convenuto il tipo di prestazione, riferiva loro l’ammontare del corrispettivo in denaro, che poteva variare tra le 30 e le 50 euro. Di fronte alle ripetute conferme avute dai clienti nell’arco dell’intero pomeriggio, verso le ore 18:00 i carabinieri di Mercogliano decidevano di fare ingresso all’interno dell’abitazione, qualificandosi e generalizzando la donna in una cittadina 45enne di origine cinese ma regolare in Italia. Nel corso della successiva perquisizione locale dell’appartamento, di cui la donna risulta locataria, seppur con contratto non registrato (quindi in nero), i militari dell’Arma hanno potuto rinvenire profilattici, il telefono cellulare su cui i clienti la contattavano, nonché denaro contante per 95 euro, costituente il provento dell’attività di meretricio di quel giorno. La donna è stata poi portata in caserma per essere sentita in merito alla sua attività di meretricio, quindi rilasciata senza alcuna conseguenza di genere penale. L’appartamento, invece, è stato sottoposto a sequestro all’ovvio fine d’interrompere l’attività di prostituzione che veniva svolta all’interno.

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