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Cambio al vertice del Comando provinciale delle Fiamme Gialle, il colonnello Catalano succede a Mario Imparato che commosso saluta: “In Irpinia cinque anni esaltanti, lascio una squadra unita e vincente”. Foto

avvicendamento-fiamme-gialle1Una formale cerimonia ha stamani suggellato il cambio al vertice delle Fiamme Gialle di Avellino fra il colonnello Mario Imparato, da domani Capo Ufficio Personale ed Affari Generali del Comando Interregionale per l’Italia Meridionale, ed il parigrado Costantino Catalano, fino alla settimana scorsa Capo di Stato Maggiore presso il Comando Tutela Finanza Pubblica della Guardia di Finanza di Roma.
L’avvicendamento odierno ha costituito la prima occasione di presenza in Avellino del Comandante Regionale Campania della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Nunzio Antonio Ferla, al cui cospetto i due colonnelli si sono passati le consegne, innanzi ad una rappresentanza di tutti i reparti del Corpo in provincia e della Sezione di Avellino dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, a testimonianza del forte legame tra militari in servizio e personale in congedo.
colonnello-costantino-catalanoIl colonnello Catalano (52 anni), sposato e con un figlio, è nato a Benevento e prima di fare ingresso in Accademia nel 1979, è stato allievo della “Scuola Militare Nunziatella”. Proveniente come si è detto da Roma, ha assolto incarichi di comando in Calabria, Campania, Veneto, Puglia e Sicilia. Atteso il carattere interno della cerimonia mattutina, il colonnello Imparato ha rinviato al pomeriggio il saluto ai rappresentanti degli organi di informazione, con un incontro è anche occasione di presentazione alla stampa, immediatamente dopo il suo insediamento al vertice delle Fiamme Gialle irpine, del neo Comandante Provinciale, colonnello Costantino Catalano.
La circostanza vedrà altresì la presenza del prossimo comandante di Compagnia, tenente Raffaele Del Vecchio, destinato il prossimo 1° agosto a subentrare al maggiore Salvatore Serra, ufficiale che parimenti approfitta dell’incontro con la stampa per porgere il suo saluto ad Avellino.
colonnello-mario-imparato3Questo il saluto all’Irpinia del colonnello Mario Imparato:  “Ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri, è con animo sicuramente commosso che mi accingo a parlare da questo leggio, con emozione accresciuta dalla presenza del nostro Comandante Regionale (che con la sua partecipazione ha inteso attribuire solennità a questa cerimonia d’avvicendamento) e delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Avellino (in servizio ed in congedo)”. Così il colonnello Mario Imparato nel suo discorso alla cerimonia di avvicendamento al comando provinciale di Avellino della guardia di finanza. “Sono trascorsi 5 anni – ha detto ancora – da quando, in questo stesso luogo, mi trovai a rivolgervi per la prima volta la parola, poco prima di assumere la responsabilità del comando. Ricordo come fosse ieri quel giorno, il 1° agosto 2007: ero emozionato come lo sono adesso, per motivazioni basate sul futuro piuttosto che, come oggi, su quanto avevo vissuto. Ed è proprio a questo “vissuto” che ho cercato di guardare per qualche riflessione prima di parlare a voi per l’ultima volta come vostro Comandante. E se valutando quanto era stato fatto, considerando l’azione nel tempo sviluppata il bilancio può ritenersi positivo, probabilmente ciò non deriva dai risultati (pur di rilievo) conseguiti ma si basa probabilmente su ciò che ritengo il vero banco di prova: il confronto con le istanze del cittadino, dell’uomo qualunque, cercando nel quotidiano di far conoscere, far apprezzare, far percepire la missione del Corpo quale unico organo di polizia economico finanziaria. In questi cinque anni ho cercato di coniugare in azione il mio convincimento che riconnette alla unitarietà di visione la chiave di ogni successo: ed il motto INSIEME, DALLA PARTE DEGLI ONESTI traduce probabilmente bene il senso dell’importanza di un’azione coordinata unita ad una coscienza sociale sempre più presente. Ed ecco che accanto ai pazienti e lunghi accertamenti, alle complesse indagini, alle articolate verifiche la Guardai di Finanza di Avellino ha posto attenzione a quel particulare che può forse apparire meno remunerativo nell’immediato ma che nei fatti spesso si traduce nell’apprezzamento del cittadino onesto. Ed è per questo che ad accertamenti per così dire “di grande respiro”, si è sempre cercato di affiancare continuità d’azione su diversi livelli, con piani operativi sviluppati sempre in sinergia con gli altri “attori” presenti sul campo, traendo spunto dalle segnalazioni dei cittadini ovvero dalla “curiosità operativa” che il buon finanziere deve annoverare tra i suoi tratti salienti. In questo contesto, oltre alla collaborazione con gli altri organi di polizia (amicizia più che colleganza), accanto alla sinergia con l’autorità giudiziaria (presente e sapiente nelle sue indicazioni), insieme all’ottimo rapporto con gli organi d’informazione (specchio delle istanze della società) … questo “costruire insieme” non poteva che basarsi anche sul rapporto con i miei uomini, sulla coesione e sul senso di appartenenza costruiti al nostro interno. Questo l’importante ingrediente, il quid pluris che fa la differenza ed è notorio che la forza di una squadra si fonda, oltre che sulla valenza dei giocatori e sulle capacità d’indirizzo del “capitano”, soprattutto su senso d’appartenenza e spirito di corpo, di questo Corpo della Guardia di Finanza di cui son fiero d’appartenere. Sempre tornando al momento del mio insediamento ricordo che anche all’epoca feci riferimento a paragoni sportivi, complice la vicinanza con lo “Stadio Partenio”: ed ora non posso che confessare che ho sentito la mia “squadra” al mio fianco, oggi come in tutti i giorni del periodo ad Avellino. Fra poco cederò ad un ottimo collega la responsabilità del Comando Provinciale e lascerò l’Irpinia: fa parte della vita di un finanziere ma è ovvio che, con la mente alla partenza, prepotenti giungono alla mente i fotogrammi di questo lustro trascorso da Comandante Provinciale, secondo me un incarico che diviene sempre il fulcro del percorso di carriera di un ufficiale. Tanti sono gli eventi che hanno segnato la mia vita, sia da un punto di vista professionale che personale. Ho nel tempo apprezzato sempre più le doti che ho scoperto giorno dopo giorno nella gente di questa terra, riconoscendone l’accento, sorridendo dei piccoli vizi, difendendone le grandi virtù. Tale apprezzamento si è tradotto in un ulteriore sprone ad adempiere i miei doveri, prendendo il testimone ove l’avevo trovato e cercando di portarlo più in là: oggi posso dire di lasciare al collega una bella macchina, usata ma fiammante (e mi riferisco anche alle nuove dotazioni logistiche ed infrastrutturali), con l’auspicio di portarla ancora più avanti sulla strada intrapresa, secondo lo stile di guida che riterrà più opportuno. A bordo della vettura … lascio questi uomini, uniti dal senso di squadra che ho visto crescere in loro negli ultimi cinque anni: voi ragazzi non mi deludete e continuate così … perché la squadra del Comando Provinciale di Avellino è squadra vincente“.
Al nuovo Comandante Catalano e al Colonnello Mario Imparato gli auguri ed i saluti della redazione di Mercoglianonews.
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