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Indennità amministratori, il gruppo Pdl a Censullo: “Ennesima contraddizione tra impegno sociale e beneficenza privata “

Pubblicato in data: 4/7/2012 alle ore:12:43 • Categoria: Politica, PdlStampa Articolo

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale i gruppi consiliari PDL e PD hanno presentato una proposta di delibera affinchè il civico consesso, approvandola, provvedesse, con decorrenza immediata e fino al termine del mandato amministrativo, ad abolire i gettoni di presenza previsti per i Consiglieri comunali nonchè le indennità di funzione attribuite al Sindaco, al vice Sindaco e agli Assessori. I risparmi così conseguiti, secondo quanto previsto dalla suddetta proposta, sarebbero stati destinati a forme mirate di sostegno economico o ad attività socio-culturali oggetto di successiva individuazione. Dovrebbe essere superfluo sottolineare che la misura in questione, lungi dal voler rappresentare una soluzione per risollevare le disastrate casse comunali, avrebbe avuto, laddove fosse stata approvata, una valenza meramente simbolica. Avrebbe manifestato, in sostanza, la concreta vicinanza del Consiglio Comunale e della Giunta ai tutti i concittadini chiamati a contribuire in maniera consistente allo sforzo di risanamento delle finanze pubbliche. Ebbene la finalità del provvedimento auspicato, seppure facilmente intuibile, per qualcuno della maggioranza non è apparsa sicuramente tale. Non deve esser apparsa tale perchè altrimenti non si spiega come il consigliere Censullo, in un accorato intervento, probabilmente ispirato dalla lungimirante e coinvolgente passione civica di chi guida l’attuale maggioranza, abbia definito la proposta come un “rozzo” tentativo, teso esclusivamente a suscitare l’ennesimo pretesto per la pubblicazione di un articolo sui quotidiani locali. Non deve esser apparsa tale poichè parimenti non si comprende come lo stesso Consigliere abbia successivamente invitato gli attoniti Consiglieri di minoranza a suggerire l’adozione della misura in questione all’Amministrazione Provinciale o, tutt’al più, ai componenti dell’Amministrazione di qualche Comune limitrofo. Quanto innanzi riportato non può esimerci dal constatare che, in realtà, l’avv. Censullo ha dimostrato in questa occasione di non temere di offendere la sua intelligenza pur di seguire pedissequamente e alla lettera tutti gli ordini dei sui illuminati tutori. Non ci saremmo certo aspettati di sentir dire da una persona informata e perspicace, qual’egli sicuramente è, che per scrivere qualcosa sull’attuale Amministrazione ci sia bisogno di congegnare e proporre argomenti di natura pretestuosa. Argomenti e spunti di riflessione sulle miserie di questa Amministrazione sono offerti quotidianamente dalla triste realtà della nostra cittadina che langue, derelitta ed emarginata, in un mare d’incuria, di degrado e d’inaccettabile disorganizzazione. E tutto ciò, perchè, gabbata ad arte, ha deciso di porsi alla mercè di un instancabile demagogo che non perde occasione per raccattare visibilità a destra a manca dandosi persino pena, spalleggiato dal suo ingombrante alter ego, di “condurre” un evento benefico al solo scopo di accaparrarsi consensi a suon di pizze “a gratis” e ospitate di “medi-star”. Non si capisce poi perchè, sempre secondo il signor Censullo, i consiglieri di opposizione avrebbero dovuto rivolgere ad altri Consessi la loro proposta, visto che gli stessi sono stati eletti da molti cittadini di Mercogliano affinchè li rappresentassero in seno al Consiglio Comunale. Cosa di cui evidentemente il buon Remigio non si capacita, aduso com’è a ritenere che l’ortodossia social-carulliana sia l’unico progetto politico praticabile. Un progetto politico che, come ormai gli sarà chiaro, si fonda su meccanismi che mirano a socializzare i costi e “personalizzare” i ricavi e che, contemporaneamente, a un pietismo di facciata, sottendono un apparato dai gangli squisitamente clientelari. Converrà pertanto il giovane Consigliere che, inevitabilmente, l’incontrovertibile distonia tra l’essere e l’apparire che caratterizza questa amministrazione affiora non di rado nelle affermazioni dei suoi principali rappresentati. Cosa che è puntualmente accaduta nella vicenda che ci interessa allorquando l’assessore Dello Russo, all’indomani del consiglio comunale, si è affrettato a far pubblicare sui quotidiani e siti di notizie on-line la seguente affermazione: “La Giunta, unitamente al Sindaco, devolvono mensilmente, le indennità percepite, in beneficenza. Questa nostra spontanea volontà non è stata mai resa nota perchè volevamo, in silenzio, sviluppare questo impegno sociale.” Delle due l’una: o il Sindaco e la Giunta sono conviti che questo “impegno sociale” sia un gesto pubblico dall’alto contenuto simbolico e allora non si spiega perchè abbiano rifiutato la proposta di delibera presentata dalla minoranza oppure gli stessi ritengono che tale azione benefica pertenga esclusivamente alla sfera privata di ciascuno di essi e allora non si vede perchè se hanno scelto di non renderla nota in seno al Consiglio Comunale, non hanno poi continuato a mantenerla nell’anonimato conferendole invece “dignità di pubblicazione”. La cruda realtà è che anche questa volta, qualcuno, il solito a dire il vero, ha cercato di nascondere l’ennesima contraddizione provando a sdoganare la ritrosia al sacrificio economico come ritrosia a rendere pubblico un “impegno sociale” di natura strettamente privata. E così paradossalmente, ma non troppo, si è fatto passare per una persona estremamente riservata proprio chi di questo “impegno sociale” o presunto tale, ne ha fatto un vessillo da sbandierare nei luoghi più insoliti: in cima ai tetti, davanti alle fabbriche e, perchè no, incatenato ai cancelli dell’istituzione che vuol preservare perchè contribuisce, tramite l’impiego di familiari, all’economia della propria magione. Caro consigliere Censullo, questi sono i fatti, questi i veri motivi della vostra defezione, queste le scuse per tentare in qualche modo di nasconderli. Uno smacco, invero, per chi ebbe a proferire le seguenti parole: “L’impegno non tollera sciatteria, approssimazione, superficialità, come del resto è estraneo ad un Giovane ogni atteggiamento servile, calcolatore, gretto. I grandi ideali, l’agire eroico, la generosità disinteressata caratterizzano, invece, la felice età della giovinezza, che per questa ragione costituisce una risorsa immensa per la Comunità Cittadina e per l’azione politica, nobilmente intesa, cioè come servizio alla Città.

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