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Trasporto sociale, l’opposizione consiliare del Pdl scrive alla Procura Regionale della Corte dei Conti

Pubblicato in data: 30/11/2012 alle ore:14:44 • Categoria: Politica, PdlStampa Articolo

Tasporto sociale, all’indomani del consiglio comunale il gruppo Pdl d’opposizione scrive alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Ecco il testo integrale:

ON.LE PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI REGIONE CAMPANIA

ESPOSTO

I sottoscritti consiglieri del Comune di Mercogliano:

Nicola Sampietro,

Vittorio D’Alessio,

Carmine Matarazzo,

Antonio Buonaiuto,

Ranieri Marinelli

Espongono quanto segue:

il Comune di Mercogliano, in qualità di Ente capofila dell’Ambito Territoriale A/7( l. 328/00), ha richiesto e ottenuto dei finanziamenti per realizzare due progetti di trasporto cosiddetto “sociale” denominati “EXPRESS SOCIAL TRANSPORT” e “SERVIZI INTEGRATI DI TRASPORTO SOCIALE”. Entrambe i progetti hanno beneficiato di fondi stanziati a valere sul PSR Regione Campania 2007/13 Mis. 321 “servizi essenziali alle persone che vivono nei territori rurali” ottenendo finanziamenti pari, rispettivamente, ad € 120.757,60 ed € 94.504,00 oltre IVA ove dovuta. In attuazione di entrambe i progetti si è proceduto all’acquisto di automezzi per il trasporto e di servizi informatici per un importo complessivo rispettivamente pari a € 151.600,00 e € 40.070,00. In occasione del Consiglio Comunale del 28/9/2012 veniva presentata un interrogazione (all.1) per conoscere le modalità di attuazione dei suddetti progetti e per ottenere in copia tutta la documentazione ad essi relativa, insieme a quella necessaria per verificare l’effettiva rispondenza di quanto realizzato a quanto proposto per l’ottenimento del finanziamento. A tal proposito, in particolare, veniva richiesta la produzione della documentazione atta ad evidenziare il contenuto dei servizi informatici acquistati nella fase di attuazione di entrambe i progetti e delle specifiche tecniche e dei manuali di utilizzo relativi ai suddetti software.

Alla succitata interrogazione rispondevano il Sindaco, sig. Massimiliano Carullo e l’Assessore alle Politiche Sociali, avv. Giacomo dello Russo, allegando alla nota di trasmissione (all. 2) la Comunicazione del Responsabile del Settore Sociale (all. 3) e gli ulteriori allegati in quest’ultima richiamati.

Dalla lettura della nota di risposta del Responsabile di Settore emergeva con assoluta evidenza la totale elusività delle delucidazioni dallo stesso fornite in merito alla componente informatica della spesa sostenuta in attuazione dei progetti in parola, laddove lo stesso si limitava ad informare gli scriventi che “per quanto riguarda i servizi informatici acquistati, risultano esplicitatati nelle specifiche tecniche illustrate nello studio di fattibilità dei progetti già acclusi in copia, nonché nel manuale di utilizzo dei software.”(cfr. all 3).

I sottoscritti, tenuto conto dell’insufficienza delle giustificazioni fornite, provvedevano pertanto ad appurare attraverso l’esame della documentazione prodotta nonché attraverso un accesso diretto presso gli uffici del Responsabile di Settore, l’effettiva attuazione della componente informatica dei progetti in questione.

Il risultato scaturito dal suddetto esame ha subito evidenziato l’emergenza di un danno erariale che è venuto a verificarsi non solo per mezzo dell’agire del Comune Capofila del Piano di Zona Sociale A/7 ma anche per la negligenza dei responsabili della Regione che hanno mancato, ad avviso degli scriventi, quantomeno nell’operare con la diligenza dovuta da coloro che vagliano l’ammissibilità di progetti da finanziare con risorse pubbliche.

Quanto appena sostenuto è dimostrato dalle considerazioni, di seguito riportate, in merito alla duplicazione della spesa informatica riveniente da entrambe i progetti in parola che, come converrà codesta onorevole Procura, era suscettibile di essere rilevata ictu oculi e quindi senza alcuna particolare elucubrazione.

Il primo dei due progetti, quello denominato “SERVIZI INTEGRATI DI TRASPORTO SOCIALE”, prevedeva il sostenimento di spese per l’acquisto di attrezzatura e prodotti informatici al fine di realizzare un “sistema integrato di gestione telematica e informatica” ossia di un prodotto

“realizzato proprio per la programmazione ed il monitoraggio dei Piani di Zona” il quale non si sarebbe limitato “esclusivamente al progetto del trasporto”, ma avrebbe consentito “una gestione telematica ed informatica di tutti i servizi sociali oggetto delle attività del PSZ A7 secondo i più alti standard qualitativi oggi possibili nell’ambito della gestione informatizzata delle Pubbliche Amministrazioni”.

Il suddetto sistema informatico si sarebbe dovuto articolare in un “portale web” che avrebbe dovuto avere lo scopo di “informare gli utenti circa il progetto, la gestione e i servizi offerti, con la possibilità di creare anche un sistema di contatto diretto” e in un sistema “sperimentale” di monitoraggio dello spostamento dei veicoli e della “salita e della discesa dell’utente (codificato)”. Pertanto si rendeva necessario l’acquisto dei servizi per realizzare il sito web, di un software di gestione del servizio di trasporto e delle relative apparecchiature informatiche e cioè di un server centrale su cui risiede il software di monitoraggio, di un palmare integrato con un lettore di tag Rf-Id e con un sistema GPRS e GPS per la trasmissione dei dati al server centrale e di 45 badge integrati con tag Rf-Id da assegnare agli utilizzatore dell’unico mezzo dei 3 acquistati dotato dell’equipaggiamento informatico finalizzato all’implementazione del suddetto servizio.

In seguito alla presentazione del primo progetto ne veniva presentato un secondo con la denominazione “EXPRESS SOCIAL TRANSPORT” che, come si legge dalla scheda di descrizione (pag. 3 del progetto), aveva lo scopo di “integrare” il primo in quanto quest’ultimo prevedeva “l’acquisto di soli tre mezzi di trasporto a fronte di un ambito territoriale che comprende sette Comuni”. Di conseguenza veniva richiesto l’acquisto di ulteriori 4 mezzi di categoria M1 e di “strumentazioni tecnologiche (palmari, lettori di Tag, ricevitori di GPS esterni” che avrebbero dovuto integrare le attrezzature informatiche previste dal primo progetto e che quindi, in definitiva, sarebbero state utilizzate per abilitare un ulteriore automezzo al servizio di monitoraggio gestito dal software installato sul server centrale.

È d’uopo a tal proposito evidenziare che l’operatività dell’intera infrastruttura informatica avrebbe dovuto far capo a quello che il primo progetto definisce “Centro Infotrasporti A7” e che invece il secondo eleva addirittura a rango di “Centrale Operativa”, cioè una struttura con il compito di

“dare informazioni dettagliate in merito all’accessibilità di ogni fermata, suggerendo eventuali alternative qualora non fosse possibile utilizzare la fermata prescelta”.

Sennonché, sebbene il secondo progetto avesse previsto l’acquisto delle sole attrezzature informatiche necessarie ad abilitare un ulteriore automezzo per l’erogazione del suddetto servizio sperimentale, veniva nuovamente richiesto l’acquisto del software di gestione del servizio di trasporti, del server centrale e del portale web. Il tutto per un importo addirittura superiore a quello stanziato nel primo progetto e cioè per la somma, non comprensiva di IVA, di € 22.060,00.

Risulterà allora evidente all’adita Procura, come lo è per gli scriventi, che l’istanza di finanziamento avanzata con il secondo progetto dal Comune in relazione all’attrezzatura e ai servizi informatici da ultimo elencati, avrebbe dovuto essere respinta dalla Regione senza alcuna esitazione, atteso che essa integrava palesemente una inutile duplicazione di quanto era già stato richiesto con il primo progetto.

Il server, infatti, cosi come il software di gestione centralizzata dei trasporti su di esso installato e il portale web informativo, avrebbero dovuto essere gestiti dalla unica Centrale Operativa prevista dal progetto presentato ad integrazione del primo. Non si capisce infatti come possa solo pensarsi che per gestire un servizio sperimentale di trasporto limitato a soli due mezzi, risulti necessario acquistare due server e due copie del software di gestione così come non si comprende perché per informare gli utenti del servizio di trasporto sociale siano necessari due siti web dal medesimo contenuto e finalizzati quindi ad assolvere ad un identica funzione.

I Responsabili del PSR -Regione Campania invece, contrariamente a quanto avrebbero dovuto, non solo non hanno chiesto chiarimenti in merito a tale evidente e cospicua duplicazione di spesa ma invece di invitare il comune richiedente ad una rimodulazione del progetto presentato hanno proceduto, senza esitazione alcuna, ad approvare ed elargire il finanziamento per entrambe i progetti.

Ancor più pernicioso è da giudicare il comportamento tenuto dal Comune di Mercogliano rispetto al concretizzarsi del danno erariale odiernamente denunciato, visto che ad oggi, nonostante la duplicazione di spesa relativa alle attrezzature e ai servizi informatici, il “Centro Infotrasporti A7” previsto dal progetto non risulta ancora realizzato.

Consta infatti agli scriventi, che lo hanno appurato anche attraverso atti ispettivi ex art 43 TUEL e mediante un colloquio con il Responsabile di Settore, che l’attrezzatura informatica da installare sugli automezzi oggetto della sperimentazione (palmari, ricevitori GPRS-GPS, Lettori Tag Rf-Id) giace inutilizzata in degli armadietti ubicati presso gli uffici del Settore Sociale mentre i due server, su cui dovrebbero essere installate le due copie del software di gestione del servizio trasporti, vengono utilizzati come dei normali computer all’interno degli uffici. Parimenti dei siti web destinati ad assolvere alla medesima funzione di informazione e di raccolta dati non vi è traccia alcuna. Non esiste infatti alcun indirizzo web presso cui è possibile acquisire le necessarie informazioni inerenti il servizio di trasporto sociale e per inserire i dati di contatto così come è invece previsto da ambedue i progetti. E non è che il servizio non sia ancora in funzione: come le S.V. potranno notare dalla documentazione allegata al presente esposto, non solo le convenzioni con gli enti di volontariato, stipulate in virtù delle previsioni progettuali, non fanno cenno alcuno al coordinamento delle loro attività con la Centrale Operativa, ma va altresì evidenziato che tutta la fase di rendicontazione delle attività di trasporto effettuate dai volontari è paradossalmente attuata in forma prettamente cartacea. A tutto ciò, ovviamente, si è dato luogo con indicibile sfrontatezza e in totale spregio degli oltre 40.000,00 euro di risorse pubbliche spesi per software e attrezzature informatiche.

Alla luce dei fatti esposti i sottoscritti, certi che possano ravvisarsi elementi tali da esser sussunti alla fattispecie del reato contabile

DENUNCIANO

a codesta Procura i fatti di cui sopra affinché possa accertare:

– la liceità delle assegnazioni delle risorse inerenti alla duplicazione di spesa per l’acquisto dell’attrezzature e dei servizi informatici;

– la congruità degli investimenti informatici effettuati rispetto a quelli programmati in ambedue i progetti, avendo presente che le spettanze dovute ai fornitori sono state già corrisposte per intero;

– la responsabilità nei confronti dell’Erario e dell’Unione Europea dei soggetti coinvolti nella vicenda enarrata.

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