Chiusura Eldo, dipendenti e sindacati: “Pronti a portare la vertenza sui tavoli istituzionali, disagi anche per i clienti”
Pubblicato in data: 28/5/2013 alle ore:07:11 • Categoria: Cronaca • Stampa ArticoloChiusura senza preavviso per il megastore Eldo di Torrette di Mercogliano: monta la protesta dei 18 dipendenti senza lavoro da sabato sera. «Ci hanno mandato a casa all’improvviso aspettando l’orario di chiusura – denuncia Gioconda Laurino dipendente e responsabile Ugl Rsa – siamo tutti in cassa integrazione a rotazione da gennaio scorso e avremmo dovuto esserlo fino a dicembre, io stessa ero stata chiamata per riprendere servizio dal 1 giugno e, invece, sabato sera arriva questa doccia fredda. Non ci possono trattare così dopo 12 anni di lavoro e dopo aver fatto tutto quanto il possibile per conservarlo, è una vergogna». A chiudere le saracinesche, da ieri mattina, anche i punti vendita del Vomero e di Pozzuoli e stessa sorte toccherà, probabilmente a breve, ai punti di Salerno, nonostante il concordato preventivo stipulato per consentire la salvaguardia dell’azienda e dei lavoratori: «Come è accaduto per la sede di Campobasso chiediamo una conversione della struttura – continua la dipendente -, ci sono famiglie monoreddito, senza stipendio da quattro mesi, che versano in estrema difficoltà economica». Disagi anche per gli utenti giunti davanti all’ingresso per ritirare elettrodomestici già pagati dato che «acconti e ordinazioni di prodotti continuavano ad essere presi da noi dipendenti del tutto ignari dell’imminente chiusura – denunciano i lavoratori – addirittura ci è stato poi chiesto di procedere a svuotare il negozio». Drammatica la situazione denunciata che, non esclude, nei prossimi giorni azioni eclatanti: «Siamo pronti a portare la vertenza sui tavoli istituzionali – interviene Mario Dello Russo della Uil – abbiamo provato a contattare il titolare e responsabile del personale e l’amministratore fallimentare ma nessuno ci ha risposto, risultano irreperibili. Chiederemo un incontro urgente con il Prefetto e porremo in essere ogni azione che riterremo opportuna». Per i lavoratori, attualmente in cassaintegrazione, sarebbe dovuta scattare a dicembre prossimo la procedura di mobilità data la passività dell’azienda della famiglia Damiano registrata a partire dal 2010: «già una volta siamo intervenuti riuscendo a trasformare la mobilità in cassa integrazione» conclude Dello Russo in riferimento all’accordo firmato lo scorso 22 maggio con l’approvazione delle sigle sindacali. «Siamo pronti anche a montare le tende e a mettere in campo qualsiasi forma di protesta che possa aiutarci a risolvere questa drammatica situazione – aggiunge Laurino – abbiamo capito la difficile situazione dell’azienda e non abbiamo esitato a fare straordinari e a mettere le nostre auto a disposizione per consegnare prodotti». Una nuova scottante vertenza su cui sarà coinvolta anche la nuova amministrazione cittadina: «Chiediamo interventi da parte di tutte le Istituzioni cittadine affinché ci aiutino a far sentire le nostre ragioni, ci aspettiamo la loro presenza qui e non solo davanti ai seggi elettorali – concludono i dipendenti –. Vogliamo chiarezza e garanzie per il nostro futuro».