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Festa della Repubblica, la fotografia di un Paese nei versi di Gabriele De Masi

Pubblicato in data: 2/6/2013 alle ore:09:28 • Categoria: AttualitàStampa Articolo

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana a ricordo della nascita della Repubblica. Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne, infatti, il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l’Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.
Nei versi di Gabriele De Masi, che proponiamo di seguito, la celebrazione diventa il racconto di questi giorni di grave crisi che sta vivendo il Paese.
Giugno della Repubblica

In questo mese disperato,
rantoli d’affanno …
Stella d’acciaio su ruota dentata
neanche brilli più, tuo malgrado,
d’abbraccio di rami a corona
d’olivo e quercia, gloria e tenacia,
per chi così ti volle e t’amò,
ora diafana per quanto ci manchi.
” Domani, resterò a letto, mamma,
non svegliarmi, così non penserò …”
fuoco freddo, carrello senza spesa, inganno,
non andiamo con gli eserciti, in baldoria,
ai Fori Imperiali, le chiarine, noi
nelle strade, la gente, provare
nuovi accenni di slancio, lungi da chi
ci ha sempre imbonito, il despota,
il vassallo, i ladri di sogni; vuoti
sproloqui, che non conoscono la vita,
il lavoro smarrito, la fiducia tradita.
Un Giugno di speranza. Pulito.
A rifondare la Patria!

Gabriele De Masi

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