Un drappo nero al gonfalone e un minuto di silenzio. Cordoglio in apertura dell’ultimo consiglio comunale per l’improvvisa e prematura scomparsa avvenuta lunedì scorso dell’architetto Giuseppe Pescatore, capo dell’Ufficio tecnico. Una triste commemorazione che si unisce al ricordo delle vittime della strage di Monteforte Irpino di domenica sera.  Due gravi lutti succeduti a distanza di poche ore ma dalla comune tragicità.
Dirigente ufficio tecnico dicembre 1982 e capo dal 2000, l’architetto Pescatore lascia la famiglia, gli amici e i colleghi a soli 56 anni. Di seguito il ricordo di assessori e consiglieri comunali.

Il sindaco Massimiliano Carullo: «Un grande uomo che univa la comunità e rappresentava un insostituibile punto di riferimento per tutta la famiglia comunale. La grandezza di un uomo non si misura attraverso la cultura ma attraverso la sua umiltà e il suo senso del dovere. Questa sono momenti della preghiera e della vicinanza alle famiglie».

L’assessore Fabio Evangelista: «Provo un senso disagio e forte smarrimento, all’inizio ho sperato che la notizia non fosse vera. Lo abbiamo lasciato poche ore prima dopo una riunione. Lui amava veramente Mercogliano, ricordiamo un galantuomo competente e di buon senso. Una brava persona che ci ha accompagnato per un periodo ma sarà con noi sempre».

Il consigliere Lucia Sbrescia: «Ricorderemo sempre un amico e un grande funzionario che ha onorato la città e l’amministrazione».

Il consigliere Vittorio D’Alessio: «Con lui avevo anche un bellissimo rapporto personale, avevamo progetti da realizzare come le aiuole davanti la Pro Loco. Ricordo a maggio con l’Expò, oltre che da tecnico mi chiamava per rassicurarmi e per starmi vicino».

Il consigliere Nicola Sampietro: «Profondo dispiacere per la morte di una persona nel pieno della sua vita mentre svolgeva l’attività che amava in campagna. Così come le persone morte nell’incidente di Monteforte mentre rientravano da una gita. Importante la vicinanza e l’aiuto nel momento del bisogno. Ora occorre ricominciare facendo tesoro dei suoi insegnamenti».

Il consigliere Ranieri Marinelli: «Lo ricordo come un nostro concittadino, come un amico al di là del ruolo di architetto per il Comune. Lo ricordo fin da piccolo quando ci impegnavamo per la scuola o la parrocchia».

Il vice sindaco Raffaele Sozio: «Esempio importante di spirito di servizio, applicazione quotidiana nel suo lavoro cosa che ha insegnato ai suoi collaboratori fermi nel proprio dovere. Una perdita importante per la cittadinanza, presente a qualsiasi ora e in ogni momento importante».

L’assessore Giacomo Dello Russo: «Due tragedie che lasciano sgomenti. Ricordo Peppino con familiarità, sempre presente e pronto a svolgere al meglio le sue funzioni. Dopo le parole rimane un vuoto per una figura presente nella memoria di tutti noi».

L’assessore Modestino Gesualdo: «Per me è stato un fratello, andavamo a caccia e a funghi insieme. Disponibile sempre a dare consigli giusti e mirati, aveva una forma mentis per evitare il danno ad altri. Una metodica riscontrata in tante situazioni per cercare sempre la soluzione nel senso del bene comune. Una persona dinamica e di volontà con una grande passione civile».

L’assessore Anna Matarazzo: «Terribile coincidenza che ha colpito la nostra città. Mi sento vicina alla tragedia del pullman avvenuta su una strada che percorro anch’io ogni giorno. Mi sono immedesimata in queste persone che con i guadagni di un anno erano andati in vacanza. Scossa anche dalla morte dell’architetto Pescatore di cui mi ha sempre colpito il suo senso di appartenenza agli uffici comunali».