Circoscritta magia su ampio drappo,
caleidoscopio della vita con angoli
e archi di commedia sfacciata,
di contrito dramma. Nella notte
della sala inseguo novelle e verità
rifuggo, ghermito dalla musica,
sprofondato nella trama.
Rido, piango e non so, alle opali
luci di diaframma, che portano via
le immagini all’interrotto sogno,
quando e come cercare il secondo
tempo, sospeso in mezz’ aria
d’attesa, e la nuova ripresa finzione
d’ un ciak chiuso di pellicola,
che aspetta la luce dal fondo
della sala ,trafitta, e spinge
sul bianco panno di cotone
movenze, volti, voci nuove,
che mi ripigliano.
Gabriele De Masi