Gianluigi Russo si sarebbe allontanato a bordo di un’auto che lo aspettava al bivio di Campomaggiore tra la strada che conduce ai ripetitori televisivi e quella che porta al luogo del ritrovamento della sua vettura davanti al cancello d’ingresso dell’ex base Nato. E’ questa l’ipotesi su cui si starebbero concentrando le indagini degli inquirenti dopo 9 giorni di ricerche incessanti e 100 ettari di montagna ispezionati e documentati dal report gps dei Vigili del Fuoco.

«Mio figlio non è andato via da solo ma qualcuno lo ha portato lontano. Mi è sempre stato vicino anche quando stavo poco bene, è un ragazzo riservato, legato a famiglia, studio e lavoro, se gli fosse accaduto qualcosa di brutto, lo avremmo già trovato» sono queste le parole ripetute da Anna Iandolo, la madre di Gianluigi, ai microfoni di «Chi lo ha visto?» la trasmissione di Raitre la cui troupe è giunta ieri mattina a casa in via Torellucci e poi è salita fino alla base militare per ricostruire il mistero del 25enne scomparso lo scorso 18 ottobre.

Un pensiero espresso subito dalla famiglia Russo che, alla luce degli elementi a disposizione degli inquirenti, ora prende sempre più piede. Ad oggi, infatti, due i dati rilevanti emersi dalle ricerche. Il primo, giunto dalle unità cinofile che hanno continuato a scandagliare la zona anche ieri, è il percorso dei cani che dal luogo del ritrovamento dell’auto si è fermato al bivio situato circa 1.200 metri più giù. Ciò farebbe, plausibilmente, pensare che il giovane sia sceso a piedi dopo aver chiuso la sua Hyundai e sia salito a bordo di un’altra auto che lo aspettava. Il secondo dato è relativo proprio all’assenza di tracce del giovane, alto e dal fisico rafforzato dalle continue sedute in palestra. Con chi sia potuto andare via, se lo abbia fatto volontariamente e, soprattutto, quale movente sia alla base della vicenda ancora non è dato saperlo.

Intanto, parallelamente alle indagini emergono dai familiari particolari sempre più dettagliati: «prima di uscire per l’ultima volta ha ricevuto una telefonata a cui, però, non ha voluto rispondere poiché non conosceva il numero – racconta la mamma, casalinga con la passione della poesia –, poi è uscito dicendo di andare a fare un giro e che sarebbe rientrato poco dopo», al vaglio degli inquirenti i tabulati telefonici forniti dal gestore Vodafone per risalire all’intestatario del numero. Lo smartphone bianco di Gianluigi è ancora a casa bloccato dal codice di protezione che lui stesso aveva impostato e di cui nessuno è a conoscenza. Una precisazione anche sul luogo del ritrovamento della Hyundai, una zona per lui non totalmente ignota: «qualche volta è salito lì per fare le foto a sposi perché – aggiungono i familiari – spesso collabora con uno studio fotografico del paese, anche la prossima settimana avrebbe dovuto fare l’aiuto fotografo per un matrimonio». Nelle mani degli investigatori anche il computer del ragazzo e alcune carte prelevate dalla scrivania per cercare indizi utili a svelare il perché di questo allontanamento. «Se voleva andare via da casa perché sparire così – si chiede il padre Rocco – quando avrebbe potuto farlo in tutta tranquillità come ha fatto la sorella Angela che vive fuori da anni?». Interrogativi ancora senza risposta che infittiscono il mistero di un giovane con pochi amici e la passione per lo sport e l’informatica: «Avrebbe dovuto fare a breve una visita specialistica per l’asma allergico ma nulla di preoccupante tanto che venerdì era uscito a piedi a comprare le sigarette – aggiunge la madre -. Spesso, infatti, si occupa della spesa». Proprio su questo punto precisa: «la busta di latte in auto l’aveva comprata la settimana precedente, era lì perché caduta dal sacchetto, infatti, riporta la stessa data di scadenza del 16 ottobre dell’altra che ha portato a casa». Un nuovo appello per sollecitare la cittadinanza a stare in allerta e a non diffondere notizie non verificate arriva dal sindaco Carullo durante lo speciale dedicato a Mercogliano del Tg di Raitre di ieri pomeriggio. Dopo la falsa notizia diffusa via web del ritrovamento del giovane privo di vita, si riaprono le speranze di trovarlo presto in buona salute. Fino a stasera si continuerà a ispezionare la montagna in attesa del nuovo vertice in Prefettura, previsto per domani mattina, il cui esito definirà il punto della situazione e l’eventuale stop delle ricerche montane a favore di altre zone anche fuori provincia.

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