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Funicolare ferma, in corso petizione online e il 23 novembre salita a piedi al Santuario

petizione funicolare avaazIl tam tam della rete per salvare la Funicolare di Mercogliano: in corso la petizione online e in programma per il prossimo 23 novembre la salita a piedi a Montevergine. L’iniziativa sul web, diffusa in maniera virale, è promossa dal primo cittadino Massimiliano Carullo che, sul portale dedicato alle petizioni popolari Avaaz.org, invita a firmare per rimette in funzione la funicolare di Mercogliano – Santuario di Montevergine. Dal 13 ottobre 2012, oltre un anno fa, l’impianto è fermo per mancanza di fondi, pari a circa 1 milione e 200 mila euro, da destinare alla manutenzione e l’adeguamento della struttura. Ad oggi sono circa 1700 le firme raccolte «ma l’obiettivo è raggiungere numeri molto più alti affinché il segnale forte arrivi fino in Regione» afferma il sindaco. Il mancato funzionamento dello storico mezzo di trasporto, che in soli 7 minuti conduce al Santuario, rappresenta oltre che un danno per l’ambiente dato il conseguente aumento del traffico automobilistico, anche una perdita in termini di sviluppo turistico ed economico delle aree a valle. La funicolare di Mercogliano è la seconda in Europa per pendenza e la prima in Campania per lunghezza e tra le 7 presenti in regione, compresa quella dismessa del Vesuvio, ha la particolarità del maggior dislivello tra le due stazioni. «La salita a piedi è un modo per richiamare l’attenzione di tutti – scrive in una lettera Modestino Ferraro, cittadino mercoglianese promotore dell’iniziativa -. La chiusura della funicolare, insieme alla congiuntura economica negativa, sta fortemente penalizzando un territorio da sempre legato al turismo religioso». La struttura religiosa è, infatti, uno dei più importanti centri benedettini campani la cui tradizione religiosa e popolare ha origini antichissime. La fondazione del Monastero, secondo la leggenda, è risalente al 1119 quando San Guglielmo da Vercelli insieme al suo lupo gettò le basi per la costruzione di una chiesetta consacrata alla Vergine Maria nel luogo in cui sorgeva un più antico tempio pagano dedicato alla Dea Cibele. Di qui la volontà di organizzare una giornata di sensibilizzazione attraverso la salita a piedi al Santuario di Mamma Schiavona fissata per il 23 novembre. Una data carica di simbolismo, sia per il legame con il tragico evento sismico che sconvolse l’Irpinia nel novembre del 1980 ma soprattutto perché il numero 23 sembra intrinsecamente legato alla funicolare mercoglianese: nel 1923 fu approvato il progetto dal Ministero dei Lavori Pubblici; il 23 maggio 1956 fu inaugurata; il 23 aprile 1966 fu riaperta dopo un periodo di chiusura; il 23 maggio 1981 fu riaperta dopo un nuovo fermo mentre il 23 aprile 1983 l’impianto passò in proprietà alla Regione Campania.

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