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L’allarme del procuratore capo Cantelmo: “Roghi stoppie come incendi terra dei fuochi”

rosario-cantelmo“Roghi stoppie come incendi terra dei fuochi” è l’allarme lanciato ieri dal procuratore capo della Repubblica di Avellino,Rosario Cantelmo al convegno di chiusura sulle ecomafie organizzato dal forum dei giovani di Montemiletto.
All’incontro è interventua anche la senatrice Pd, Rosaria Capacchione, che ha animato il convegno e offerto ulteriori spunti di approfondimento e analisi di un fenomeno che riguarda tutti e non solo chi vive nei paesi dell’area nord di Napoli da anni avvelenate dai roghi tossici di rifiuti smaltiti illecitamente in fondi privati e tra coltivazioni e frutteti. Uno scempio che si consuma da decenni sotto gli occhi di quanti si sono prestati al massacro pianificato dalla camorra. La senatrice Capacchione ha ribadito che le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone alla fine sono note dal 1998, e non sono certo una novità recente come si vuol far credere all’opinione pubblica. E ha poi ricostruito i passaggi cronachistici di fatti e misfatti avvenuti attorno al ciclo integrato dei rifiuti in quella zona, e fatto i nomi di personaggi noti anche alle cronache giudiziarie e condannati in via definitiva per questa tipologia di illecito.
Proprio gli interventi del capo della Procura della Repubblica di Avellino,Rosario Cantelmo, e del magistrato antimafia, Francesco Soviero hanno animato il dibattito.  “Occorrono meno chiacchiere e polemiche e più azioni e fatti contro la Camorra – ha asserito il dottore Cantelmo-. Anche gli abbruciamenti di sterpaglie sono paragonabili ai roghi della terra dei fuochi. Ma questa deve diventare terra di fiaccole e fiammelle di speranza. Voi giovani dovete cogliere questo valore e scegliere sempre da che parte stare”.

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