Giorni di attesa e riflessione a Mercogliano dopo la sospensione del civico consesso seguita alle dimissioni di 12 consiglieri comunali consegnate lunedì scorso che di fatto hanno decretato la fine anticipata del mandato targato Carullo e l’apertura al commissariamento dell’ente. Al viceprefetto Salvatore Palma il compito di occuparsi della macchina amministrativa in attesa delle elezioni del 25 maggio. E, in vista di questa data, è già fermento in città dove si susseguono incontri privati tra le parti volti ad iniziare a delineare il futuro scenario politico. Proprio in questa direzione va la lettera aperta indirizzata al Commissario straordinario Salvatore Palma da parte di un gruppo di cittadini che invocano il posticipo dell’election day poiché ritengono «molto rischioso ed oltremodo inopportuno anticipare il voto a maggio – si legge nella lettera a firma del gruppo che fa rifermento alla piattaforma online mercoglianosmartcity -. Andando al voto in tempi brevi, rischiamo solo di cambiare la maggioranza e conservare un tessuto amministrativo ed un apparato della pubblica amministrazione comunale fortemente lacerato, caratterizzato da 20 anni di politica clientelare ai limiti del legale». Dure le parole del gruppo mercoglianese che denunciano una mancanza «di separazione ed autonomia tra area politica e area tecnica che ha fortemente compromesso l’equilibrio dei poteri della macchina amministrativa» in particolare «diverse aree tecniche hanno subito una occupazione politica inqualificabile e fuori misura con alcuni uffici che, fagocitati dall’assessore di riferimento, si sono specializzati nel condonare, sanare e proteggere abusi edilizi, forzando norme e regolamenti». Insomma l’appello al Commissario è quello di prendere tempo e agire prima all’interno della gestione amministrativa per «riorganizzare la funzione pubblica per riconquistare un ambiente di lavoro sano, senza interferenze, ricatti e pressioni, per permettere un accesso universale a tutti i cittadini che devono svolgere pratiche presso gli uffici comunali e – aggiungono diretti al Commissario – è suo compito intervenire lì dove la politica ha fallito per ripristinare le condizioni necessarie alla svolgimento democratico degli organi dello Stato». E se da una parte i cittadini invocano lo slittamento delle votazioni, dall’altra è già in movimento la fase interlocutoria per capire quali siano le possibili future alleanze tra gruppo Pdl e Pd allargate a frange civiche dell’ex maggioranza e su quale nominativo per la carica di sindaco individuare la convergenza. Intanto, in attesa della conferenza stampa prevista a giorni, Massimiliano Carullo non ha ancora commentato la scelta dei 5 dimissionari componenti della sua Maggioranza, tra cui gli assessori al Bilancio e all’Urbanistica Evangelista e Corrado. Un atteso incontro con la cittadinanza cui seguirà sicuramente la risposta della controparte che, al di là della nota inviata alla stampa subito dopo la rassegna irrevocabile delle cariche, non si è più espressa. «Un disagio degenerato nella sfiducia, evidenti grossi problemi all’interno della Maggioranza hanno portato ad un atto politico così estremo,– afferma Michele Scibelli, primo dei non eletti nella lista civica di Carullo nel 2010 -. Ora tutte le forze politiche stanno ragionando sulla futura proposta di una classe dirigente che dovrà agire inevitabilmente in modo diverso. Io sto a disposizione della città poiché ho sempre sostenuto una politica riformista ed europeista che valorizzi le peculiarità territoriali a partire dal turismo». Di certo non sarà indolore trovare la quadra entro il 15 aprile ovvero 40 giorni prima della data prevista per la consultazione elettorale.