Passaggio di consegne ieri mattina a Palazzo di Città. L’ex sindaco Massimiliano Carullo ha lasciato la guida della città nelle mani del Commissario prefettizio Salvatore Palma nominato dal Prefetto di Avellino Carlo Sessa, dopo la sospensione del consiglio comunale, per la temporanea gestione dell’ente, in attesa che si perfezioni la procedura di scioglimento avviata a seguito delle dimissioni protocollate lunedì mattina da 12 consiglieri sui 20 assegnati. Non si è tenuta la conferenza stampa, in un primo momento annunciata per il pomeriggio di ieri e rinviata ai prossimi giorni, tramite la quale Carullo avrebbe dovuto parlare alla città su quanto accaduto. «Nessun traditore né voltagabbana, è stato un gesto forte di chi ha avuto il coraggio di ammettere i propri errori attraverso una decisione maturata negli anni che – afferma l’ex consigliere e capogruppo del Partito Democratico Pasquale Ferraro – con soddisfazione vediamo condivisa da una parte della stessa Maggioranza. In questa vicenda è il territorio ad uscirne sconfitto dato che Carullo si lascia alle spalle solo macerie, sarà arduo per chi verrà dopo ricostruire non solo un tessuto urbano e sociale ma anche riprendere una macchina amministrativa ridotta ad attività mediatiche». Un risvolto duro quanto inaspettato dato che la Maggioranza, meno di un mese fa, lo scorso 13 gennaio, si era presentata in Consiglio comunale compatta approvando tra l’altro le linee programmatiche e anche il nuovo piano di ampliamento cimiteriale. «E’ la squadra Carullo che ha perso spaccandosi nel suo interno nonostante all’apparenza sembrasse compatta e che invece – aggiunge Andrea Mongillo del Centrosinistra – non è riuscita a fare nulla per il nostro comune. Per noi dell’opposizione è un risultato politico importante. La prossima amministrazione si troverà di fronte problemi seri mai affrontati in questi anni, è essenziale evitare interessi di lobby ma lavorare per il paese». Intanto, ieri, Carullo dopo aver accolto il Commissario Palma ha proseguito con i saluti istituzionali nelle parrocchie cittadine, presso la locale stazione dei Carabinieri ed anche a Montevergine. Ma, in attesa della convocazione della conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni, è già acceso in città il dibattito sulla questione che impazza anche sui social network con commenti al veleno e fotomontaggi di dubbio gusto che si alternano a numerosi messaggi di solidarietà e rammarico esternati nei confronti dell’ex primo cittadino. Nessuna dichiarazione, per il momento, da parte di Carullo e dei suoi fedelissimi riunitisi nel pomeriggio di lunedì nella Casa del Popolo. Il Commissario Prefettizio Palma, insediato ieri, è stato così chiamato a reggere le sorti del Comune fino alle prossime elezioni che con molta probabilità saranno accorpate alle Europee già in programma per il prossimo 25 maggio e che vedranno ridotto il numero dei consiglieri da 20 a 16. In questa ottica, è di fatto aperta la campagna elettorale che, a queste condizioni, non mancherà di riservare ulteriori sorprese con il toto candidato alla carica di sindaco. Si potrà ripresentare l’ex primo cittadino Tommaso Saccardo o ci sarà spazio per un nuovo nome tra cui potrebbe emergere il capogruppo del Pdl Nicola Sampietro o un giovane come l’ex consigliere Vittorio D’Alessio già impegnato con successo alla guida della Pro Loco mercoglianese ma, per il momento, è ancora presto per delineare uno scenario preciso di quello che sarà il futuro della cittadina alle falde del Partenio.