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Verso il voto, “Mercogliano Cambia” intervista a Pasquale Ferraro: “Il nostro compito è tirare fuori la città da questa palude”

Pubblicato in data: 22/5/2014 alle ore:15:10 • Categoria: PoliticaStampa Articolo

ferraroA due giorni dalla tornata elettorale è Pasquale Ferraro a parlare e ad esporre le sue impressioni in una campagna elettorale che lo vede protagonista al fianco di Angelo Iandolo nella lista Mercogliano Cambia.

Ferraro, manca ormai poco all’appuntamento con le urne. Che clima coglie in città?

Percepisco sensazioni positive. I mercoglianesi hanno compreso che siamo ad uno snodo importante della nostra storia. Molti hanno ben chiaro il fatto che la città non reggerebbe ad altri anni di carullismo, cioè di autopromozione sfrenata, di campagna elettorale permanente, di assistenzialismo becero perché praticato sulla pelle e contro la dignità dei più deboli. Mercogliano non può essere più guidata dal sindaco dei funerali e delle cerimonie, delle targhe e dei pacchi di pasta. Non possiamo continuare ad essere isolati, a non programmare, a non intercettare il futuro. Carullo è saltato da un partito all’altro e ha perso ogni credibilità agli occhi degli interlocutori istituzionali: una sua nuova sindacatura farebbe scivolare Mercogliano lungo un piano inclinato che ci porterebbe al declino definitivo“.

E’ rammaricato per il mancato confronto tra i candidati a sindaco?

Certo, ma la cosa non mi ha sorpreso. Anche in consiglio comunale, persino nella sua stessa ex maggioranza, Carullo ha sempre respinto il dialogo e il confronto costruttivo, impedendo persino la costituzione delle commissioni consiliari. L’opposizione in questi anni ha presentato proposte serie, valide alternative all’inazione: tutte sono state rifiutate senza alcuna motivazione plausibile. Capisco il sindaco sfiduciato: cosa potrebbe mai sostenere? Potrebbe solo limitarsi a piangere o a ripetere la favoletta del piatto a tavola“.

Da qui la scelta di diffondere il volantino con le dieci domande all’ex sindaco?

Sì, con la speranza che, almeno alla gente, dopo essere entrato nelle case come un piazzista di se stesso e delle sue patacche, possa fornire qualche risposta. Vorremmo che spiegasse al “suo popolo”, ma persino agli altri candidati della sua compagine, perché in lista c’è la moglie di un imprenditore che ha fatto il pieno di appalti e affidamenti dal Comune. Vorremmo anche sapere come spiega il fatto di aver consentito all’ex assessore Matarazzo di percepire comunque l’indennità (circa 1400 euro al mese) pur avendo maturato più del 90% delle assenze in giunta. E cosa direbbe delle tante opere pubbliche incompiute? E del disastro del viale? Per forza non può confrontarsi: cosa potrebbe mai rispondere?

Carullo nelle case parla di tradimento…

E’ patetico, oltre che ridicolo, andare a piangere nelle case parlando di tradimento. E’ l’ex sindaco che ha tradito il suo programma elettorale del 2010 e chi gli ha dato il mandato di realizzarlo. Ricordo che, come segnale di apertura, il PD decise di astenersi sulle dichiarazioni programmatiche. Ma cosa resta di quel libro dei sogni? Chi si è dimesso ad un anno dal voto, rinunciando persino al ruolo prestigioso di assessore, ha compiuto un atto di responsabilità rimettendo il mandato agli elettori. Invece di piagnucolare a favore di telecamera Carullo dovrebbe dolersi per il suo fallimento politico-amministrativo, per non essersi dimostrato all’altezza del compito, per aver devastato il tessuto sociale ed economico di quella che era la perla dell’Irpinia“.

Perché lei e il suo partito, il PD, avete deciso di aderire al progetto civico di Mercogliano Cambia e di sostenere Angelo Iandolo?

A dire il vero è stato Angelo Iandolo a scegliere di accogliere le proposte programmatiche del PD… Al di là delle battute, mi spiego meglio. D’intesa con la segreteria provinciale (che ci ha accompagnato e sostenuto in ogni momento di questo percorso), il direttivo del nostro circolo, coerente con la mozione congressuale approvata dalla stragrande maggioranza degli iscritti, ha proposto quelli che per noi erano i punti cardine di un programma di rilancio per Mercogliano, un programma di emergenza per una situazione ormai insostenibile. L’unico ad accoglierli in toto è stato Angelo Iandolo. Adesione alla Carta di Pisa, rilancio del turismo, riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici pubblici, lotta al dissesto idrogeologico ed altri punti qualificanti che sono stati inseriti nel programma elettorale di Mercogliano Cambia. Nessun altro candidato sindaco o promotore di lista si è degnato di rispondere, anche solo per criticarli… Evidentemente interessavano più gli slogan e le formule vuote. Io, Valentina Marciano, Pino Valente ci impegneremo per realizzare il rilancio del nostro Comune e così faranno gli altri consiglieri, simpatizzanti o no del PD“.

Non può negare che la vostra è una compagine eterogenea…

Non lo nego, ma credo che il nostro compito sia quello di tirare fuori Mercogliano dalla palude: dobbiamo impegnarci per rendere vivibile una cittadina, non dobbiamo discutere di fiscal compact, di possibile fuoriuscita dall’euro o di missioni militari all’estero. Chi fa finta di non sapere che nelle nostre realtà le appartenenze politiche e i discorsi ideologici contano poco e che si votano le persone che si conoscono e che si stimano o è folle o è in mala fede. La competizione sui grandi temi si fa alle europee e in questo siamo fortemente impegnati a sostegno del PD. La legge elettorale maggioritaria a turno unico impone ampie aggregazioni programmatiche, altrimenti, come quattro anni fa, si sarebbe fatta vincere in partenza la minoranza numericamente più rilevante. Siamo in una situazione talmente difficile che questo rischio non possiamo più permettercelo. Detto questo, Mercogliano Cambia è l’unica possibilità per invertire la rotta e Angelo Iandolo è la sintesi di tante energie che vogliono mettersi al servizio della comunità. Ne sono certo: Mercogliano cambierà davvero“.

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