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V Cronoscalata al Santuario, il Circolo Amatori della bici ricorda Michele Porraro: “il suo sorriso contagiava tutti”. Guarda il Video

circolo amatori“Il suo sorriso contagiava tutti” – con queste parole il Circolo Amatori della Bici di Atripalda ricorda Michele Porraro. A pochi giorni dalla Cronoscalata al Santuario, dedicata a Michele Porraro, abbiamo incontrato ieri pomeriggio presso il “Trentuno” di Atripalda una piccola rappresentanza della società di ciclismo amatoriale atripaldese di cui faceva parte Michele. La cronoscalata al Santuario di Montevergine, giunta alla sua V edizione, è diventata tappa da non perdere per tutti i ciclisti amatoriali e infatti il numero di partecipanti cresce di anno in anno. Ideatore della gara era stato Michele Porraro nel 2008. Dopo la sua prematura scomparsa la cronoscalata ha rivestito un importanza sempre maggiore soprattutto dal punto di vista affettivo ed ogni anno da parte della Pro Loco di Mercogliano c’è un impegno sempre maggiore per rendere la gara più bella possibile. Il tempo passa ma il ricordo di Michele rimane sempre vivo, in tutte le persone che lo conoscevano e nei compagni di squadra del circolo amatori della bici di Atripalda. “Partecipare alla cronoscalata per me è onorare un figliolo – commenta Sigismondo Albino, presidente onorario del Circolo Amatori – perchè l’ho visto crescere, lo abbiamo visto andare in bicicletta e lo abbiamo messo in bicicletta ed è importante incontrare la mamma, il papà e la sorella”. Grande emozione nel ricordo anche di Antonio De Pascale: “Ricordo che Michele fu introdotto nel circolo dagli amici Fiorentino Saveriano e Francesco Speranza, insieme formavano il trio della novità, il seme del circolo. Era un  ragazzo sportivo, infatti veniva dal nuoto e poi decise di dedicarsi alla bicicletta. Il ricordo più bello che abbiamo di lui è il suo bel sorriso sempre stampato sul volto“. Con Sabino De Santis, Michele, aveva più rapporti extra sportivi: “più che da un lato ciclistico noi eravamo più compagni di merende, eravamo soliti andare a mangiare la pizza insieme e il nostro rapporto era sviluppato più da un punto di vista personale”. In ultimo il ricordo di Antonio Fraire: “in realtà ho scoperto in ritardo che era figlio di persone da cui ci conoscevamo da diverso tempo, lui nel nostro circolo portava sempre una ventata di gioventù e gioia in quanto aveva sempre il sorriso stampato sul viso, di lui mi colpiva soprattutto una cosa quella di avere grande capacità di relazionarsi”. In ultimo è l’appello per la gara di sabato quello di essere in tanti per la cronoscalata lungo viale San Modestino e i tornanti che accompagneranno i ciclisti. Inoltre sarà allestita anche una mostra di questi 5 anni della cronoscalata.

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