“La nostra terra va amata e difesa…..non avvelenata” – con queste parole su uno striscione appeso davanti a palazzo municipio è iniziata la manifestazione con cui Mercogliano dice no ai trattamenti chimici in agricoltura e a partecipare ci sono buona parte delle associazioni presenti sul territorio: Pro Loco, Oratorio Don Bosco, Misericordia, Associazione Castellarte, Zeza di Mercogliano, Sulle ali del Sorriso, associazione dei tartufi. Presenti anche le consiglieri comunali di opposizione Vittorio D’Alessio, Filomena Argenziano, Modestina Di Grezia e Maddalena Poerio. L’iniziativa è stata promossa da un comitato libero di cittadini e si tenuta per le strade della città: partendo dal Comune e passando per le principali strade della cittadina tra cui via Garibaldi e viale San Modesti. La manifestazione è stata anche l’occasione per chiedere ai castanicultori di abbracciare l’unica possibile soluzione indicata dalla letteratura scientifica che da 15 anni studia il problema cinipide, ovvero la lotta biologica. Consiste, in sostanza, nella coltivazione e rilascio di un insetto chiamato torrimus sinensis, questo insetto sarà in grado nel ciclo biologico naturale, di abbattere la presenza del suo rivale il cinipide galligeno, in modo da ristabilire le condizioni per i castagni di tornare a fruttificare. Assente all’evento l’amministrazione comunale a cui si chiede, oltre ad un’azione più incisiva di controllo e salvaguardia del territorio, di farsi portatore, nei fatti, di una cultura del biologico, con la costituzione un team composto di esperti tecnico-scientifici operanti nel settore, come agronomi, biologi, geologi, medici di base, in grado di monitorare costantemente e reiteratamente il territorio.
