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Scomparsa Gianluigi, un anno di buio e silenzio. La madre disperata: “Gigi fammi sapere almeno che stai bene”

gianluigi russo«Ci deve essere un motivo se non torna a casa e, a questo punto dopo un anno, penso che si tratti di un motivo grave altrimenti mio figlio non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Gigi fammi sapere almeno che stai bene, ti voglio bene mamma». Sono le parole disperate di Anna Iandolo, la madre di Gianluigi Russo, a dodici mesi dalla scomparsa del giovane 26enne da Torelli di Mercogliano. Domani sarà un anno esatto dal giorno in cui Gigi uscì di casa in tuta, senza portare nulla con sé, sparendo a bordo della propria auto. La stessa auto che fu ritrovata alcuni giorno dopo, da alcuni ragazzini, abbandonata davanti al cancello chiuso dell’ex Base americana di Campomaggiore a Montevergine. «Non so più che dire, non ho idea di cosa sia potuto accadere – prosegue la donna -. Sono state fatte tante ipotesi sino ad ora ma, purtroppo, non è emerso nulla. E questo è insopportabile, non è possibile che si sparisca così, non è possibile che Gigi dopo un anno non mi abbia mai dato notizie di sé, sono preoccupata». L’ipotesi dell’allontanamento volontario rimane quella più accreditata anche se, riflette la mamma «è strano questo comportamento perché è legatissimo a me e anche quando faceva mezz’ora di ritardo mi avvertiva, lo conosco bene, per come lo conosco non avrebbe mai fatto questo». Dunque, un velo di pessimismo e profonda preoccupazione traspaiono dalle parole della signora che però non smette di cercare attenzione anche a livello nazionale: «Ho contattato tutte le trasmissioni Rai e Mediaset affinché si occupino del caso, mi auguro di avere risposte positive». Poi, rivolta direttamente al figlio, aggiunge: «Gigi spero tanto che tu legga questo mio ennesimo appello e ti renda conto che è passato un anno dal giorno in cui sei andato via. E’ arrivato il tempo di chiamarmi anche solo per farmi sapere che stai bene, so che non mi avresti mai lasciato senza dare notizie, ti voglio sempre più bene e spero che ti faccia sentire il prima possibile. Siamo tutti qui che ti aspettiamo con ansia». La donna, bloccata al letto per una frattura scomposta alla gamba, riportata cadendo dalle scale di un noto istituto scolastico avellinese, avrebbe voluto organizzare per domani una simbolica fiaccolata per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda che attirò anche le telecamere di «Chi l’ha visto?» su cui conta di ritornare il prossimo mercoledì e i «Fatti Vostri». Ma proprio le condizioni di salute hanno costretto al rinvio della manifestazione a Natale nella speranza che possa servire a riportare Gigi a casa.
A nulla sono valse le ricerche da parte delle forze dell’ordine e in particolare dai Vigili del Fuoco e dal Soccorso Alpino e Speleologico, nonché di decine di volontari andate avanti ad oltranza fino a setacciare l’intera montagna di Montevergine, come testimoniano i tracciati del gps. Nessuna elemento collegabile a Gigi è stato rinvenuto nonostante le ricerche abbiano coinvolto anche i canali fluviali fino a Mugnano del Cardinale. Proprio questo avvalorerebbe l’ipotesi dell’allontanamento volontario come suggerirebbe anche l’azione delle unità cinofile e dei cani molecolari impegnati nelle ricerche tutti fermatisi al bivio antistante l’incrocio che conduce alla Base Nato. Nessun elemento è emerso nemmeno dai tabulati telefonici né dalla perizia effettuata sul suo personal computer. Ma, anche se non c’è ancora alcuna svolta alle indagini portate avanti dal Comando Provinciale dei Carabinieri, il fascicolo di Gianluigi rimane aperto sul tavolo della Procura.

 

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