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Bimbo fuggito da scuola, aperta indagine interna alla “Amatucci”. Ansia tra i genitori

bambinoAperta un’indagine interna alla scuola materna «Amatucci» di via Traversa a Torelli di Mercogliano dopo la fuga di un bambino di 3 anni ritrovato ad oltre un chilometri di distanza dal plesso scolastico. L’episodio verificatosi martedì scorso ha suscitato rabbia e paura tra i genitori di altri piccoli alunni e la necessità di procedere a provvedimenti affinché fatti del genere non si verifichino più: «Ho chiesto una relazione all’insegnante, alla fiduciaria e anche alla collaboratrice affinché spiegassero quanto successo – afferma la preside Maria Goretti Oliviero -. E’ tanto che noi chiediamo la messa in sicurezza di questo plesso molto grande con spazi poco sicuri, pertanto invochiamo interventi almeno delle zone che vengono frequentate dai ragazzi». La dirigente scolastica allarmata dopo l’accaduto ha, così, avviato un’indagine interna per chiarire il fatto: «Pensavamo che un bambino così piccolo si fosse potuto dirigere al massimo all’interno dell’istituto – dichiara – mai avremmo pensato che potesse essere uscito e avere un’autonomia tale da camminare senza piangere o perdere l’orientamento. Invece è stato bravo a muoversi in una zona che evidentemente conosce bene». Per provvedere ad ulteriori precauzioni occorre, quindi, capire l’esatta dinamica dell’accaduto: «c’è stato un momento di distrazione non voluta dell’insegnante poiché c’era la necessità di accompagnare un’altra bambina al bagno – spiega la preside -, evidentemente mentre si cercava la bidella per svolgere questo compito improvvisamente il bambino è uscito fuori».
Ma non mancano i commenti di ansia e sgomento tra i genitori di altri piccoli alunni della scuola che si chiedono come sia possibile che un bambino di quell’età sia potuto uscire senza che nessuno se ne accorgesse sfuggendo al controllo di tutto il personale presente: «Poteva finire in balia dei tanti pericoli della strada – grida spaventata una mamma – ma quello che mi fa più paura è l’indifferenza e le poche parole di altri genitori in questa vicenda che fortunatamente si è risolta nel migliore dei modi ma che non consente a noi di lasciare con tranquillità i nostri figli a scuola». Di qui l’appello lanciato agli altri genitori: «Se non è stato fatto nulla fino ad ora, vuol dire che dobbiamo essere noi a sollecitare le Istituzioni affinché intervengano e mettano in sicurezza l’edificio scolastico prima che ciò possa ripetersi di nuovo mettendo in pericolo i bambini».

Foto: repertorio

 

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