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Turismo in Campania: le nuove opportunità Domani il convegno ad Avella. Attesi Foglia, Sommese e De Mita

convegno unpliLa nuova legge quadro sul turismo: prospettive e opportunità. È questo il titolo del convegno che si terrà domani 7 novembre alle 18 presso il teatro Biancardi di Avella. A fare gli onori di casa il primo cittadino Domenico Biancardi, che aprirà i lavori insieme al presidente della pro loco Pietro Luciano. Prevista inoltre la partecipazione di Luigi Napolitano, Commissario dell’Ept di Avellino, Mauro Menichetti, direttore del dipartimento scienze del patrimonio culturale dell’università di Salerno, Angelina Aldorasi, rettrice dell’istituzione educativa “Pietro Colletta” di Avellino, e Padre Andrea Davide Cardin, direttore della biblioteca nazionale di Montevergine. Saranno presenti anche Mario Perrotti, responsabile Unpli Campania, e tutti i presidenti provinciali dell’Unione nazionale pro loco d’Italia. Atteso l’intervento degli onorevoli Giuseppe De Mita e Pasquale Sommese. Le conclusioni saranno affidate all’onorevole Pietro Foglia, presidente del consiglio regionale. A moderare l’incontro sarà il Vice Presidente della Pro Loco di Mercogliano Stefania Porraro. «L’idea è quella di coinvolgere gli attori principali dei territori che la nuova legge regionale ha esaltato, quali i comuni e le pro poco – spiega il presidente Perrotti -. Il turismo rappresenta il maggiore potenziale economico-produttivo e occupazionale della nostra regione, che per diversi motivi non si è saputo promuovere e sviluppare. La nuova legge regionale individua nei maggiori interpreti territoriali la responsabilità di operare in questa dinamica. Finora si è parlato più delle norme e delle prospettive che la legge propone. Noi intendiamo invece aggiungere alcuni punti che riteniamo fondamentali e irrinunciabili su cui costruire i poli turisti locali, strumenti di governance che segneranno, inevitabilmente, la realizzabilità e quindi la concreta incisività della legge, come ad esempio il turismo religioso che si lega da secoli alla tradizione, alla devozione, alla genuina fede delle nostre genti. Per non parlare poi del turismo archeologico, dalla cui storia millenaria è nata la nostra civiltà e ha orientato la cultura e l’etica dell’intero continente europeo».

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