Portare l’acqua corrente ad una ventina di utenze in località Acqua Fidia. Questo lo scopo del sopralluogo di ieri mattina dei tecnici dell’Alto Calore insieme al direttore generale Eduardo Di Gennaro e ad esponenti dell’amministrazione cittadina presso l’acquedotto rurale, realizzato ma mai utilizzato, situato proprio in zona Acqua Fidia. L’opera, espletata dal Comune di Mercogliano in data 22 maggio 2007 e terminata nell’aprile del 2009, era destinata al servizio di rifornimento idrico dell’estesa area in cui è stato realizzato ma anche delle località di Sant’Anna, Valle Rotondi e diverse zone boschive. I lavori furono realizzati per un importo pari a 250mila euro e comprendono le due vasche comunicanti da 220 metri cubi d’acqua, nonché la struttura e la tubazione fino alla sorgente a monte di Acqua Fidia. L’obiettivo ora è verificare con precisione la potenzialità della captazione delle sorgenti per poi proseguire con la realizzazione di una caditoia di alimentazione in polietilene a servizio del nuovo serbatoio che potrà così erogare acqua, potenzialmente a tutta la città già regolarmente servita dall’Acs, ma che risolverebbe il disagio ad una ventina di utenze fino ad ora sprovviste del servizio. Il primo serbatoio porterà l’acqua nella frazione di Sant’Anna e successivamente il secondo nelle restanti zone.
Lunedì i tecnici di Acs provvederanno ad effettuare un prelievo dell’acqua per verificarne la potabilità, mentre a giorni, ci sarà un secondo sopralluogo di carattere geologico da parte dei tecnici dell’Acs al fine di verificare con esattezza la portata della sorgente indicata come fonte di alimentazione dei serbatoi. Tutto regolare per ciò che concerne la struttura dell’acquedotto rurale come sottolineato da Di Gennaro: «Realizzato molto bene è addirittura sovradimensionato dato che potrebbe soddisfare i bisogni dell’intero paese – sottolinea il Direttore Generale dell’Alto Calore Servizi – una volta risolta la questione dell’alimentazione non ci saranno problemi alla messa in funzione». L’edificio realizzato in muratura su due livelli è ubicato nella zona montana di Acqua Fidia e potrebbe così raccogliere l’acqua, attualmente dispersa, sgorgante dall’omonima sorgente: «Stiamo semplicemente cercando di far funzionare una struttura realizzata da anni e che potrebbe risolvere i disagi di diversi cittadini – afferma l’assessore Stefania Di Nardo – proprio da loro, infatti, sono giunte diverse segnalazioni per questa annosa problematica dato che vivono quotidianamente senza servizio idrico». «Con la collaborazione dell’Alto Calore e a costo zero possiamo rendere un servizio ai residenti della zona – aggiunge il vice sindaco Angelo Izzo anche lui sul posto insieme al geometra dell’Utc Giuseppe Venezia -. Il Comune si occuperà solamente degli interventi ordinari per la pulizia delle tubazioni». Parallelamente l’Alto Calore ha effettuato, ieri, lavori di manutenzione presso il serbatoio sito in località Pennini di Avellino, che hanno creato non pochi disagi per le diverse ore di sospensione idrica registrate in diverse zone della città.
