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Polo formativo di via Matteotti: il Tar respinge il ricorso “Infratech”

area verde via matteotti
Polo formativo di via Matteotti: il Tar respinge il ricorso inoltrato dal Consorzio stabile di imprese «Infratech» contro il Comune. Con la sentenza n. 378/2015 il Tribunale Amministrativo di Salerno ha contestato tutti i punti posti dalla controparte e accertato la legittimità della procedura di affidamento della gara relativa all’assegnazione dei lavori di «Valorizzazione, riorganizzazione ed integrazione dei percorsi nello spazio urbano attraverso azioni di qualità finalizzate allo sviluppo sostenibile economico e sociale» per la realizzazione di un nuovo centro formativo a Mercogliano. L’amministrazione Carullo si dice soddisfatta dell’esito e punta ad avviare velocemente i lavori in modo da completare l’opera entro i tempi previsti dall’accelerazione di spesa, ovvero entro il prossimo 31 dicembre. La durata dell’intervento è fissata in 196 giorni, e comprendere oltre alla realizzazione della struttura dedicata alla formazione, anche la riqualificazione delle aree verdi, interventi per la viabilità, l’installazione di sottoservizi nonché il rifacimento dei marciapiedi.
A giorni si procederà così alla stipula del contratto con l’associazione temporanea di imprese con capogruppo la «ATI Base House srl» di Montemiletto, vincitrice del bando in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per un importo complessivo di 2.859.984,70 euro dei Fondi Por Campania FESR 2007/2013. Successivamente si partirà con il cantiere non appena sarà espletato il bando per l’assegnazione della direzione dei lavori.
Ma la sentenza del Tar rischia di non mettere la parola fine alla questione. Il legale di «Infratech», infatti, ha fatto già richiesta a Palazzo di Città della documentazione necessaria per procedere in Consiglio di Stato. Fatto che, qualora dovesse verificarsi, metterebbe il Rup nella condizione di dover decidere se continuare o meno con i lavori in attesa che l’organo giudiziario si esprima.
Il Consorzio «Infratech» con sede a Napoli risultò perdente insieme all’impresa singola «Edil Domus srl» di Giugliano in Campania e optò per il ricorso contestando i criteri di valutazione tecnica effettuati dalla commissione di gara. In particolare si confutava il criterio che richiedeva tecnologie e materiali innovativi in grado di migliorare il comportamento sismico della struttura nonché alcune presunte irregolarità della ditta vincitrice relative alla presentazione della documentazione richiesta. La commissione bocciava, dunque, la proposta che prevedeva la realizzazione di una struttura ex novo in acciaio che, secondo il consorzio, avrebbe portato diversi vantaggi tra cui l’annullamento dei costi di gestione e di manutenzione da parte dell’amministrazione comunale.
Di diverso parere il Tribunale salernitano che non ha ritenuto valide le contestazioni mosse contro la prima classificata, risultate tutte infondate dando quindi ragione alla commissione di gara. Non si esclude a breve, quindi, un ulteriore prosieguo a colpi di carte bollate che potrebbero giungere presto davanti al Consiglio di Stato allungando, di conseguenza, i tempi di realizzazione dell’opera.

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