C’è ancora dolore e sconcerto a Mercogliano dopo la notizia della scomparsa di Francesco Di Nardo, da molti definito come la memoria storica della cittadina alle falde del monte Partenio. Di lui in tutta la città se ne parla un gran bene. Un esempio di onestà, di integrità morale, di galantuomo profondamente legato alle sue radici. È stato un amministratore competente ed appassionato, un cittadino modello. La sua intensa passione civile, la sua eccezionale forza morale, il suo immenso amore per Mercogliano rappresentano uno straordinario patrimonio che lascia all’intera comunità. Il 27 gennaio 2011, in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, era stato premiato presso il Palazzo del Quirinale dall’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla presenza dell’allora Ministro delegato all’Istruzione Maria Stella Gelmini e del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, con la medaglia commemorativa per gli internati di Germania. Francesco Di Nardo, custode della memoria storica di Mercogliano, e Presidente dell’Associazione Reduci e Combattenti di Mercogliano, è stato prigioniero per due anni a Wietzendorf, dopo essere stato deportato nel campo di concentramento Stlag XD/310). Questa esperienza è stata raccontata dallo stesso in un libro intitolato “L’internamento civile a Mercogliano (1937-1945)” pochi mesi fa. Domani alle ore 15 e 30 alla Chiesa dell’Annunziata saranno celebrati i funerali.
