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Avellino-Bari, ancora polemiche tra i due presidenti per il post gara

Pubblicato in data: 11/3/2015 alle ore:06:18 • Categoria: Avellino calcioStampa Articolo

Avellino Bari2Le polemiche scoppiate al termine della partita tra Avellino e Bari sembrano proprio non avere fine. Il Presidente del Bari Gianluca Paparesta ha nuovamente attaccato l’Avellino, tramite i microfoni della Gazzetta dello Sport: “Una vergogna. Inconcepibile che in B accadano cose del genere. È successo di tutto. Ogni ostacolo davanti a noi pareva studiato, organizzato, preordinato. Ci hanno reso la vita impossibile. Fin da quando la squadra è arrivata al Partenio e i nostri sono stati minacciati, sputati fino all’ingresso degli spogliatoi. Roba da preistoria del calcio. Piuttosto che avere i posti in tribuna d’onore, riservati di solito ai dirigenti della squadra ospite, mi sono ritrovato in tribuna Montevergine. Con mia figlia, Sabelli e Minala, in mezzo ai tifosi dell’Avellino. Facile immaginare gli insulti che abbiamo dovuto incassare per tutto l’incontro. Hanno mandato addirittura i bambini a insultarci. E, a fine gara, ci hanno trattenuto lì per qualche minuto e per futili motivi. In tutto questo Taccone non ha fatto nulla – ha continuato l’ex arbitro, attaccando anche il Presidente biancoverde – Ha minimizzato, insinuando che in fondo lui a Bari era stato trattato nello stesso modo. Ho parlwtp con Abodi, oggi sarà aperta un’inchiesta sull’accaduto. È un fatto gravissimo per l’immagine della Lega di B”. Paparesta ha poi parlato dello Stadio Partenio-Lombardi, considerato inadatto per ospitare incontri di Serie B: “Il settore ospiti poteva contenere più spettatori rispetto agli 800 biglietti concessi. Ma c’è un’altra verità. Noi spendiamo un milione per la manutenzione del San Nicola. I criteri devono valere per tutti. Il Partenio è in condizioni fatiscenti, richiede lavori che non sono stati fatti. In casi del genere dovrebbero scattare sanzioni per le società. O consenti l’accesso dovuto ai tifosi ospiti, oppure non partecipi al campionato“.
Dalle colonne del Corriere dello Sport è arrivata la pronta risposta del patron Taccone: “E’ importante che le persone imparino a perdere, è il solo modo per dimostrare intelligenza e grandezza nello sport e nelle attività extracalcistiche. Chi non sa perdere si nasconde dietro alibi di ogni genere. Paparesta è ancora acerbo come presidente, non si è calato nella nuova veste dopo aver smesso quella di arbitro, per la quale ad Avellino hanno brutti ricordi, di lui e del suo papà, sportivamente parlando sia chiaro. Forse per questo è stato contestato in tribuna ma di qui a parlare di aggressione, ce ne corre. Paparesta ha saputo montare un caso per nascondere i problemi del suo Bari. – ha proseguito – E’ riuscito nell’intento perché dalla lettura dei quotidiani il risultato è passato in secondo piano. Della sconfitta del Bari non se n’è parlato, ancor meno dell’impresa dell’Avellino. C’è stato spazio solo per il vittimismo, per un’aggressione che va chiarita in tutti i suoi aspetti, e certamente lo faremo nelle sedi opportune. Mediaticamente ha vinto il Bari, che ha saputo conquistare le prime pagine ma questo non fa classifica. Sul campo ha vinto l’Avellino in modo schiacciante e di questo posso andare fiero“.

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