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Striscione campo sportivo, le precisazioni di Sarti: “Invece di correre a togliere quel drappo sarebbe stato più giusto avere un confronto”

Sarti - asd città mercoglianoSi affida ai social network il presidente dell’ASD Città di Mercogliano Antonio Sarti che ci tiene a preciare la sua posizione e quella dell’associazione che lui conduce:

“Credo che ci sia bisogno di una precisazione da fare sulla questione dello striscione rimosso in settimana dal cantiere del campo sportivo, il fatto ha occupato le pagine, virtuali e cartacee, dei quotidiani di informazione.  In settimana sono stato contattato, ma potrei anche dire “corteggiato”, da molti cronisti che improvvisamente si sono accorti della nostra esistenza “evviva Dio vi ha aperto gli occhi” o purtroppo dovrei dire “la partitocrazia vi ha aperto gli occhi ?”
Si sono accorti che a Mercogliano il calcio non è scomparso anche quelli che mi consigliavano di levare mano  , gli stessi che oggi condividono gli articoli che riportano il mio giusto sfogo, gli stessi che ci hanno abbandonati e snobbati.
Mi hanno contattato perché volevano che fossi Io a combattere le LORO battaglie politiche contro l’amministrazione comunale.
A questi signori vorrei chiedere una cosa avevate bisogno di uno striscione per accorgervi di Noi ? Avevate bisogno di uno striscione per vedere lo scempio di quel cantiere abbandonato ? Non combatto le guerre altrui!
Ormai il campo sportivo è oggetto di un contenzioso tra Comune e Ditta appaltatrice ed è chiaro che ad esprimersi non debba essere più ne il Comune ne la Ditta. Non nutro per l’amministrazione comunale ne simpatie ne antipatie sono semplicemente il mio interlocutore per ovvi motivi territoriali.  Anzi abbiamo nella figura dell’assessore con delega allo Sport Carmine Dello Russo un profondo rispetto per l’impegno che ha profuso e ancora mette per cercare di favorire la pratica sportiva nel nostro comune.
Però, e qui sta la precisazione, mi sarei aspettato nella fattispecie dello striscione un altro tipo di atteggiamento.
Invece di correre a togliere quel drappo sarebbe stato più giusto avere un confronto con chi lo aveva affisso, i ragazzi del gruppo Bronx, ed in quella sede manifestare le ragioni dell’una e dell’altra parte.  Questo mi ha indignato.
PS. Ho detto le stesse cose a molti cronisti che si aspettavano, evidentemente, un attacco all’amministrazione ma nessuno ha scritto una riga, a conferma che il vero obiettivo non è informare ma strumentalizzare.
Be! Io non sono il vostro Don Chisciotte.

Sarti Antonio

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