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Videosorveglianza, firmato il protocollo d’intesa tra la Prefettura di Avellino e Comune di Mercogliano

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Firmato ieri mattina il protocollo d’intesa tra la Prefettura di Avellino e Comune di Mercogliano.  Le trentadue telecamere del servizio di videosorveglianza di Mercogliano collegate a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. E’ stato siglato in Prefettura il Protocollo d’Intesa con il Comune guidato dal sindaco Carullo e che a breve sarà operativo appena sarà siglato dal Ministro dell’Interno Alfano. «Con questo protocollo eleviamo il livello di sicurezza urbana unitamente allo straordinario lavoro che già operano le forze dell’ordine – interviene il primo cittadino accanto al Prefetto Sessa, al Questore Ficarra, al Comandante provinciale dei Carabinieri Merone e al Comandante provinciale della Guardia di Finanza Mancazzo -. Implementare l’impianto di videosorveglianza per consentire la connessione internet tra le sale operative di forze di Polizia rappresenta un valore aggiunto anche per la grande area urbana dei centomila abitanti». Le telecamere, infatti, sono dislocate su tutto il territorio comunale ed in particolare nella zona dello svincolo autostradale e del Santuario di Montevergine. L’obiettivo è «raggiungere una maggiore integrazione dei servizi e un più efficace sistema di prevenzione del crimine e degli atti di inciviltà e di disordine urbano grazie all’azione di monitoraggio del sistema di videosorveglianza e l’eventuale allertamento delle sale operative delle Forze della Polizia in casi di riscontrati allarmi o anomalie che richiedono intervento immediato». Presso il Comando della Polizia Municipale di piazza Municipio è già predisposta la sala operativa per il collegamento via web e la visualizzazione delle telecamere dell’impianto territoriale in situazioni ordinarie. In situazioni di emergenza la funzione di brandeggio, previa comunicazione al Comando di Polizia Municipale, potrà essere  gestita direttamente dalle forze di polizia collegate. In futuro, inoltre, sulla base delle economie, sulla base del progetto da 250 mila euro di Fondi Pon, si procederà all’implementazione del sistema con l’istallazione di nuove telecamere in via Nazionale, viale Italia, via Nicola Santangelo, via Partenio, via Serroni, Via Giacomo Matteotti e via Provinciale Pennini.

FdL

Di seguito il testo del Protocollo.

VISTO:

  • La Legge 25 marzo 1993, n.81; elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia;
  • La Legge 15 marzo 1997, n.59; Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa;
  • Il Decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, di attuazione della legge di delega 59/1997; l’art.159 reca la definizione delle funzioni e dei compiti amministrativi relativi all’ordine pubblico e sicurezza pubblica; 160 modifica l’art.20 della legge 1° aprile 1981, n.121, prevedendo la partecipazione al CPOSP del sindaco del comune capoluogo, del presidente della provincia, nonché degli altri sindaci qualora interessati alle questioni di sicurezza territoriale da trattare;
  • Il D.Lgs 18/08/2000 n. 267 e s.m.i.;
  • Il D.P.C.M. 12 Settembre 2000; l’art.7 del decreto prevede espressamente una collaborazione permanente tra Stato, regioni ed enti locali in materia di sicurezza urbana e di tutela dei diritti di sicurezza dei cittadini;
  • I Contratti di sicurezza; conosciuti come atti d’intesa di seconda generazione segnano l’avvio in materia di sicurezza integrata di una fase collaborativa più matura tra sindaci e prefetti;
  • La Legge 26 marzo 2001, n.128; l’art.17 prevede che con direttiva annuale il Ministro dell’interno impartisce ed aggiorna le disposizioni inerenti il controllo coordinato e integrato del territorio; l’art. 18 prevede per eccezionali esigenze di controllo del territorio la possibilità di concorso di contingenti delle FF.AA. nella vigilanza ad obiettivi sensibili, sulla base di un programma approvato dal Consiglio dei Ministri;
  • La Legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 recante modifiche al Titolo V della Costituzione; l’art.117, secondo comma, lett.h) attribuisce allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di ordine e sicurezza pubblica, ad eccezione della polizia amministrativa locale; l’art.118, terzo comma, prevede che con legge statale vengono disciplinate le forme di coordinamento tra Stato e Regioni in materia di ordine e sicurezza pubblica;
  • Gli accordi di programma tra Regioni e Ministero dell’interno; definiscono le modalità e gli ambiti di collaborazione in materia di sicurezza integrata nel territorio regionale;
  • Gli accordi di programma quadro tra Regioni dell’Obiettivo 1 e Ministero dell’interno nell’ambito del PON Sicurezza;
  • La Legge 29 dicembre 2006, n.296 (legge finanziaria 2007), art.1, comma 439; -prevede la stipula di strumenti di intesa tra Ministero dell’interno ed enti territoriali per la contribuzione finanziaria nella realizzazione di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia, soccorso tecnico urgente e per la sicurezza dei cittadini;
  • I Patti di sicurezza che segnano l’avvio di un’ulteriore stagione di collaborazione tra sindaci e prefetti, i cui contenuti sono stati definiti dal Patto per la sicurezza (20 marzo 2007) tra Ministero dell’interno e ANCI;
  • Il D.L. 23 maggio 2008, n.92, convertito dalla legge 24 luglio 2008, n.125 che all’art.6 attribuisce al sindaco il potere di ordinanza in materia di sicurezza urbana;
  • Il Decreto del Ministro dell’interno 5 agosto 2008 con il quale viene introdotta la definizione di sicurezza urbana e vengono definiti gli ambiti di intervento del nuovo potere di ordinanza del sindaco in materia di sicurezza urbana;

 

PREMESSO:

  • che la “sicurezza delle Città” è costantemente percepita dai cittadini come unacondizione essenziale della qualità della vita e, pertanto, va assicurata non soltanto riguardo alla presenza delle forze dell’ordine al fine di contrastare la criminalità organizzata e dei gravi reati che ne sono espressione, ma anche in rapporto ai fenomeni di criminalità e micro-criminalità diffusa presenti sul territorio dove si vive e si lavora;
  • che la sicurezza urbana, altresì, concerne più complessivamente la qualità dell’ambiente urbano, per cui oltre ad una azione di prevenzione e repressione del crimine, che abbia riguardo anche a fenomeni di inciviltà, di disordine urbano, di vandalismo e di anomalie del traffico, devono essere messe in atto tutte le misure idonee a promuovere la legalità e la riqualificazione urbana, per un complessivo miglioramento della qualità della vita;
  • che la recente crescita della domanda di sicurezza, che riguarda ormai anche le realtà urbane di dimensione medio/piccola, e non solo le aree metropolitane, dove la presenza di zone degradate favorisce la diffusione di manifestazioni criminose, ha dato un forte impulso al coinvolgimento degli enti territoriali nelle politiche di prevenzione della criminalità, attraverso la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza;
  • che tali iniziative, che concorrono a migliorare le condizioni di monitoraggio del territorio e ad elevare la sicurezza urbana, hanno posto l’esigenza di una riflessione sulla opportunità di una loro interazione ausiliaria con le risorse delle Forze di Polizia, competenti e garanti della sicurezza primaria, allo scopo di potenziare il sistema della sicurezza pubblica;
  • che l’esperienza di collaborazione già in essere tra l’Amministrazione Comunale e la Prefettura di Avellino nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, a fronte dell’aumentata sensibilità ai problemi della sicurezza, ha determinato la scelta di affiancare all’azione delle Forze di Polizia di controllo del territorio e di repressione dei reati, l’azione dell’ente locale con iniziative atte a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, riqualificazione urbana, controllo e repressione;
  • cheil comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, organo collegiale di consulenza del prefetto per l’esercizio delle sue attribuzioni di autorità provinciale di pubblica sicurezza, ha espresso il proprio parere favorevole nella seduta del 14/07/2015;
  • che su tale base è opportuno consolidare un’intesa con il comune di Mercogliano, che ha realizzato un progetto di videosorveglianza di alcune aree cittadine, sia in funzione precipua di controllo del traffico che di prevenzione di fenomeni di inciviltà e di saccheggio ovvero di altre competenze comunali consentite dalle note prescrizioni del Garante e dalla vigente normativa statale e regionale, per una più stretta collaborazione tra i diversi Organi di Polizia, municipale e statale, che miri a raggiungere una maggiore integrazione dei servizi ed a realizzare un più efficace sistema di prevenzione del crimine e degli atti di inciviltà e di disordine urbano, anche grazie all’azione di monitoraggio del sistema di videosorveglianza comunale ed il conseguente, eventuale allertamento delle sale operative delle Forze della Polizia a competenza generale, nei casi di riscontrati allarmi o anomalie che richiedono l’intervento immediato dell’organo di polizia;
  • che la cennata esigenza è ancor più avvertita a fronte di una società sempre più articolata sul piano dei valori, delle culture e delle etnie, per cui è necessario impegnarsi con continuità nella ricerca di regole il più possibile condivise, nell’inderogabile rispetto di quelle democraticamente assunte quale punto di riferimento per dirimere i conflitti, garantire la coesione sociale, promuovere solidarietà e rispetto reciproco;

CONSIDERATO

  • che la competenza in materia d’ ordine e sicurezza pubblica e di contrasto della criminalità apparitene allo Stato, che la esercita, in termini generali, attraverso il Prefetto, quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, nella cui figura si realizza il coordinamento generale di tutte le forze dell’Ordine (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Penitenziaria), mentre è compito dell’Amministrazione Comunale di Mercogliano, componente del Forum Italiano Sicurezza Urbana, rappresentare le istanze di sicurezza dei cittadini che vivono sul proprio territorio ed assumere tutte quelle iniziative di prevenzione sociale e di riqualificazione urbana che possono concorrere a limitare l’insorgere di fenomeni di disagio sociale e di comportamenti devianti;
  • che è necessario, per un più elevato livello di sicurezza urbana, individuare preventivamente i fattori di insicurezza e disagio sociale in modo da prevenire ogni situazione di pericolo, favorire la vivibilità del contesto urbano e la qualità della vita;
  • che per tali ragioni è opportuno che la Prefettura di Avellino e il Sindaco di Mercogliano proseguano la collaborazione in atto a livello istituzionale, nella chiarezza delle specifiche competenze e responsabilità, contribuendo così ad accrescere la fiducia dei cittadini delle istituzioni pubbliche.
  • che l’amministrazione comunale di Mercogliano, nell’ottica della proficua collaborazione istituzionale, al fine di perseguire l’efficienza e l’efficacia della prestazione, intende implementare l’impianto di videosorveglianza per consentire la connessione tra le sale operative delle forze di polizia e la sala apparati e controllo del Comando di Polizia Municipale di Mercogliano,  in virtù del  quale sarà possibile acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino attivato dal Comune di Mercogliano attraverso un collegamento internet;
  • che detto collegamento rientra nell’ambito delle finalità istituzionali degli organi intervenuti al fine di attuare azioni di prevenzione sociale ed intese locali in materia di sicurezza urbana integrata, attraverso la presente intesa con l’obiettivo di raccordare gli interventi di pertinenza dell’Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza con le iniziative di prevenzione sociale, situazionale e comunitaria, assunte dai Comuni;
  • CONDIVISA l’esigenza di ulteriori forme di collaborazione tra Comune di Mercogliano e prefettura U.T.G di Avellino finalizzate ad aumentare la sicurezza dei cittadini;
  • RITENUTO di concordare procedure operative per l’utilizzo dei collegamenti video e la gestione della funzione di brandeggio delle telecamere;
  • RITENUTO altresì, in vista del programmato adeguamento / implementazione e potenziamento del sistema di videosorveglianza cittadino, di individuare per il futuro, di comune accordo tra le parti, le strade o zone della città per le quali si condivide l’utilità per i fini in premessa dell’istallazione di eventuali nuove telecamere per esigenze di viabilità e sicurezza;

 

SI CONVIENE QUANTO SEGUE:

Articolo 1-  Modalità di collegamento

  1. Il Comune di Mercogliano, rende disponibile, presso la sede di Piazza Municipi 1 – Mercogliano (sala apparati e sala controllo), un collegamento via web per la visualizzazione delle telecamere costituente l’impianto di videosorveglianza territoriale;
  2. La gestione delle telecamere dovrà effettuarsi secondo le seguenti modalità:
  3. In situazione ordinaria, fermo restando la possibilità di collegamento delle sale operative delle Forze di polizia (Questura, Comando Provinciale Arma dei Carabinieri, Comando Provinciale Guardia di Finanza, la funzione di brandeggio è gestita dalla Polizia Municipale.
  4. In situazione di emergenza (rapine, disordini ecc.): la funzione di brandeggio, previa comunicazione al Comando di Polizia Municipale, può essere gestita dalle Forze di polizia collegate (Questura e/o Comando Provinciale Arma dei Carabinieri)  richiedente per lo/gli specifico/i settore/i richiesto/i salvo utilizzo specifico già in essere per attività di polizia giudiziaria.
  5. Per motivi di prevenzione a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica (es. in occasione di eventi, manifestazioni ecc.), Il Sig. Questore, nell’ordinanza di regolamentazione dei servizi, può richiedere la gestione delle telecamere riguardanti le aree cittadine interessate.

Articolo 2- Installazione di nuove telecamere

  1. Nel procedere all’implementazione del sistema di videosorveglianza, in considerazione dell’esigenza di tener conto dei profili di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, si darà priorità all’istallazione di nuove telecamere o a potenziare e completare le istallazioni sia in corso nelle sottoelencate zone o strade cittadine, in quanto principali direttrici di fuga per lasciare la città:
  2. VIA NAZIONALE E VIALE ITALIA (EX SS 7 BIS);
  3. VIA NICOLA SANTANGELO, VIA PARTENIO (EX SS 374), VIA SERRONI (EX SP 80);
  4. VIAGIACOMO MATTEOTTI, VIA PROVINCIALE PENNINI;
  5. Per il posizionamento in loco, anche di apparati mimetizzati, possono essere presi preventivi contatti con la Questura ed il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.

Articolo 3- Norma transitoria.

  1. Le parti convengono che il presente protocollo sarà efficace dalla sua sottoscrizione e potrà essere modificato o integrato a seguito di sopravvenute esigenze da parte dei sottoscrittori.

 

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