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Nasce il Polo Enologico di Avellino, l’ingegnere Sampietro e l’architetto Famiglietti: “Opportunità sociale e occupazionale”

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La valorizzazione della filiera vitivinicola irpina attraverso la nascita del Polo Enologico di Avellino. Prosegue l’iter per la realizzazione dell’intervento da otto milioni di euro, finanziato da Palazzo Caracciolo, per il completamento del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia, laboratori e centri di microvinificazione. Il progetto esecutivo, consegnato alla fine dello scorso anno e ora pubblicato, vedrà nel prossimo mese di marzo l’espletamento della gara per l’affidamento dei lavori che partiranno in estate e che si conta di terminare entro la fine del 2018.
A seguire la direzione dei lavori, una volta aggiudicata la gara, sarà il gruppo di progettisti, aventi come capogruppo la società cooperativa Cooprogetti di Gubbio, tra cui gli architetti Carla e Famiglietti e l’ingegnere Nicola Sampietro della Costructura Consulting. L’attuale progetto riguarda il completamento del corso di studi con la Laurea Specialistica i cui corsi e laboratori saranno ospitati nell’edificio centrale di viale Italia, in cui saranno eseguiti lavori per un importo di spesa di circa 370 mila euro, e nell’edificio ovest cui sono destinati 2,5 milioni di euro. «Per quanto concerne l’edificio centrale – spiega nel dettaglio l’architetto Carla Famiglietti – già sono stati effettuati interventi di miglioramento strutturale mentre adesso si procederà alla parte impiantistica e di rifinitura architettonica». La struttura in questione è composta da due piani con accessi indipendenti: il piano terra da viale Italia e il primo piano con entrata dal viale interno a collina Solimene. In tale corpo saranno ubicati laboratori di ricerca concentrati sullo studio della pianta vite: in particolare laboratori di Viticoltura, Patologia, Chimica Agraria e Pedologia.
Il terzo lotto comprende l’edificio ovest, ubicato di fronte la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta: «qui si procederà con il restauro conservativo interno ed esterno, previsto infatti il mantenimento della muratura esistente a facciavista – prosegue -, un intervento importante anche perché rappresenta un biglietto da visita per il visitatore dato che ci troviamo all’ingresso della città, una straordinaria intuizione del presidente Gambacorta che conferisce all’Irpinia un ulteriore titolo legato all’eccellenza dei vini».
All’interno saranno ubicati locali studio per docenti e dottorandi e diversi laboratori di ricerca di Enologia, Genetica, Microbiologia, Analisi Strumentale, Analisi Sensoriale, nonché un laboratorio Aromi e un laboratorio Conto Terzi in cui saranno svolte analisi per cantine private che attualmente sono costrette a rivolgersi a Napoli. «Sul retro sarà costruita una balaustra esterna su due livelli realizzata in materiale trasparente in modo da conservare l’estetica originale sulla base di principi di riconoscibilità e reversibilità – illustra l’architetto -. Lo scopo è quello di rendere fruibili i diversi locali dei due piani con accesso diretto in ogni stanza». Sarà, inoltre, restaurata la Cappella Baratta con i suoi affreschi al cui interno troverà posto l’infopoint e un museo multimediale per un tour enologico campano.
Ed ancora nella parte retrostante sarà realizzata una struttura ex novo composta da due corpi di fabbrica a piano terra con tetto giardino per un importo di spesa di 2 milioni di euro: nella parte posteriore un centro di microvinificazione, una cantina, un’area per celle frigorifere e un laboratorio mentre in quella anteriore ci saranno tre aule e una sala convegni universitari e internazionali da cento posti. «A completare il tutto – aggiunge – sarà la riqualificazione del sentiero interno al vigneto, attualmente in terreno battuto che collega l’edificio est a quello ovest, attraverso sistemi di ingegneria naturalistica nonché altri lavori di sistemazione esterna per un importo di circa 300 mila euro». I restanti 2,8 milioni saranno ripartiti tra attrezzature, allestimenti, spese tecniche e oneri della sicurezza. «Si tratta non solo di un’importante occasione dal respiro universitario ma – conclude il direttore tecnico Sampietro –di un’opportunità per l’Istituto Tecnico Agrario per creare un’offerta formativa dedicata a figure professionali collaterali all’enologo  per far crescere in questo modo tale polo di eccellenza dal grande valore sociale e occupazionale».
Nessun ulteriore intervento, infine, per il primo lotto di viale Italia relativo all’edificio est che attualmente è sede del Corso di Laurea triennale in Enologia e Viticoltura collegato alla Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli. La struttura, infatti, fu già completata alcuni anni fa grazie all’intervento da un milione di euro di fondi regionali rientranti nel parco progetti della Regione Campania. Nel piano interrato, inoltre, sarà allestita l’Enoteca Regionale, un piccolo museo del vino ubicato in un spazio suggestivo con volte in tufo in facciavista.
Tale progetto «Sistema Città di Abellinum e della Bassa Valle del Sabato» è realizzato all’interno dei fondi da 26.5 milioni della Provincia destinati alla realizzazione di cinque poli scolastici. In programma, infatti, anche un Polo ricettivo-alberghiero ad Ariano Irpino, un Polo tecnologico, ambientale dedicato alle energie rinnovabili e alla green economy in Alta Irpinia e che coinvolgerà 4 istituti, un Polo dedicato ai mestieri, moda e concia nel Montorese-Solofrano e un Polo musicale nel Castello di Gesualdo.
FdL
arch. carla famiglietti ing. nicola sampietro

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