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Scontro Carullo-Festa, interviene il legale del sindaco: “Nodo della questione le modifiche alla delibera non le assunzioni”

libri in comuneScontro Carullo-Festa: interviene il legale del sindaco. «Il nodo della vicenda sta nelle modifiche effettuate ad una delibera di Giunta dalla segretaria Festa e ciò prescinde dall’oggetto, ovvero le due assunzioni tramite concorso», a parlare sulla delicata questione che ha innescato lo scontro tra il sindaco Massimiliano Carullo e l’allora segretaria comunale Gemma Festa, è l’avvocato Nello Pizza difensore del primo cittadino di Mercogliano rinviato a giudizio per abuso in atti d’ufficio. «Una questione paradossale dato che l’abuso d’ufficio contestato non ha alcun senso dal punto di vista giuridico poiché non esiste più l’atto oggetto dell’abuso in quanto – precisa il legale in riferimento alla delibera – la delibera modificata dalla segretaria non è stata firmata dal sindaco per cui risulta vanificata». Carullo, infatti, non ha proceduto alla firma in quanto, spiega l’avvocato «la segretaria comunale non è tenuta a compiere simili iniziative tra l’altro nemmeno comunicate di persona al sindaco che è stato informato da un funzionario del Comune». Tale modifica, inoltre, incassò il parere contrario dell’ufficio legale dell’ente e del Dirigente di Settore per cui il primo cittadino bloccò il tutto e informò il Ministero dell’Interno avviando un procedimento di azioni disciplinari e di revoca: «Non si tratta di un’azione disciplinare da parte del primo cittadino ma di una comunicazione al Ministero di quanto accaduto – spiega Pizza –. Poi, lo scorso 15 giugno, le parti si sono accordate consensualmente presso la Prefettura di Napoli per cui entrambe le azioni si sono arenate e di fatto mai concluse». Nel frattempo, però, nel mese di maggio Festa aveva proceduto a denunciare l’accaduto presso la Procura della Repubblica di Avellino: «Al momento della conclusione consensuale tra le parti, avvenuto a giugno, – prosegue – Festa aveva già sporto denuncia ma non ha ritenuto opportuno comunicarlo in quella sede al sindaco pur giungendo ad un accordo consensuale tra le parti».
Dunque, secondo quanto affermato il nodo della questione sta tutto nelle modifiche apportate di proprio pugno dalla segreteria ad una delibera già approvata dalla giunta rispetto a delle «perplessità riscontrate» e sottoposta poi alla firma del sindaco senza informarlo su quanto aggiunto: ciò avrebbe fatto venire meno il rapporto di fiducia con la stessa. Nulla a che vedere, come sottolinea Pizza, con le due assunzioni in questione, avvenute poi sulla base di una nuova delibera, e che si riferiscono alla deliberazione della Giunta comunale n. 185 del 9 ottobre 2014 con la quale fu definito il fabbisogno di personale per il triennio 2015-2017.
Nel merito della questione lo scontro si innescò in un momento di poca chiarezza del quadro normativo di riferimento che non definiva la data spartiacque per il contingentamento del personale in quanto solo successivamente l’Aran e il Dipartimento della Funzione Pubblica hanno chiarito e di fatto dato ragione all’ente. Secondo Festa sarebbe dovuta scattare la mobilitazione del personale provinciale mentre il Comune, dopo il fallimento della procedura di mobilità d’ufficio e volontaria da altri enti, aveva proceduto con il pubblico concorso sulla base del vigente Regolamento sull’Ordinamento generale degli Uffici e dei Servizi in quanto tali assunzioni andavano a sopperire rapporti di lavori cessati prima del 2013 e quindi fuori dal contingentamento. «Le modalità di assunzione del personale prescindono dal motivo dello scontro che sta – ribadisce Pizza – esclusivamente nelle modifiche apportate alla delibera sulla base del parere, non necessario, di Festa».
FdL

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