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Parcheggio su area vincolata: il Comune ordina la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi in via Torone

parcheggioParcheggio su area vincolata: il Comune ordina la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi in via Torone. E’ quanto indicato nell’ordinanza numero 38 indirizzata dall’ente comunale di Mercogliano al proprietario del fondo in riferimento a violazioni in materia di abusivismo edilizio e paesaggistico-ambientale. Alla base la nota della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino protocollata lo scorso 6 dicembre e con la quale si chiedevano delucidazioni in merito ad una denuncia pervenuta il 15 novembre relativa alla realizzazione di lavori di taglio di alberi di nocciolo, scavi e movimento di terreno in via Torone. Di qui il sopralluogo di Utc e Vigili urbani sul terreno adibito a parcheggio nei pressi di una nota struttura alberghiera da quale è risultato che «l’area a confine con la strada Torone-Rivarano risultava adibita a parcheggio per una profondità variabile tra i 35 e i 40 metri e una larghezza di 85 metri mentre la restante parte di 80 metri risultava livellata e su un lato non sono state rinvenute piante». Dunque prima il taglio delle piante, poi il livellamento e, infine, le opere di parcheggio considerate «interventi di nuova costruzione» e quindi determinanti una trasformazione permanente urbanistico-edilizia ed ambientale del territorio per cui si rendeva necessario il relativo permesso a costruire, ad oggi assente così come le autorizzazioni per il movimento di terra e per il taglio e cambio colturale. Tale permesso, infatti, è subordinato ai pareri di compatibilità al vincolo paesaggistico cui è sottoposta l’area in questione.
Di qui l’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi per violazione alle norme urbanistico-edilizie in quanto la zona risulta soggetta a vincolo paesaggistico e il parcheggio ricade in «strada di progetto» del vigente PRG strumento urbanistico comunale. All’eventuale accertamento dell’inottemperanza alla ingiunzione a demolire, entro 90 giorni dalla notifica all’interessato, seguirà una sanzione amministrativa per un massimo di 20mila euro nonché l’acquisizione gratuita dell’area a patrimonio comunale e la demolizione delle opere a spese del responsabile dell’abuso. Tale provvedimento è stato, inoltre, trasmesso alla Procura della Repubblica di Avellino, Alla Soprintendenza BAP di Salerno e Avellino , alla Regione Campania e al Segretario Generale, al Comando dei Carabinieri di Mercogliano nonché al corpo di Polizia Municipale cui è rimandato il compito di verificare l’esecuzione del provvedimento. Il privato potrà ora rispondere con un ricorso al Tar Campania o dinanzi al Capo dello Stato.
FdL

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