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Piscina chiusa, partono le verifiche di agibilità. Iandolo: “Danni a lavoratori, utenti e commercianti”

piscina-internoPiscina comunale chiusa: partono le verifiche di agibilità. Dopo i lavori di ripristino della copertura divelta dal vento, dunque, si attendono ora ulteriori riscontri sulla struttura di piazza Attanasio prima di poter vedere riaprire i battenti. «Sebbene da una ricognizione effettuata dagli uomini dell’Utc non siano stati rilevati quadri fessurativi che possano far temere per la staticità dell’immobile, si ritiene doveroso approfondire con ulteriori verifiche tecniche specialistiche l’effettivo stato della struttura al fine di scongiurare ogni eventuale rischio» è quanto si legge nella determina 466 del 15 dicembre scorso con cui l’ente del sindaco Carullo ha affidato l’incarico tecnico-specialistico di valutazione dello stato dell’immobile, con indicazione degli eventuali lavori volti ad eliminare pericoli per il riutilizzo dell’impianto natatorio comunale, al professore Ciro Faella ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno e all’ingegnere Michele Vignola. Gli oneri, per la somma di 3mila euro, graveranno su finanziamento dell’Amministrazione provinciale come da provvedimento presidenziale 67/2016.
Lo scorso 5 dicembre l’ente guidato dal sindaco Massimiliano Carullo aveva provveduto a chiudere temporaneamente la struttura di Mercogliano per lavori di urgente messa in sicurezza sulla base della nota a firma dell’ingegnere Fulvio Rivellini della «Mercogliano Servizi Srl», società municipalizzata che gestisce la piscina dal gennaio 2009, e della successiva a firma del responsabile del Settore Tecnico, Vincenzo Morisco «al fine di scongiurare eventuali rischi nella struttura».
Intanto, incalza la minoranza consiliare che accusa: «A Mercogliano non è più possibile praticare sport a causa dell’incuria di questa Amministrazione, la stessa da vent’anni,– sottolinea Angelo Iandolo capogruppo di “Mercogliano Cambia”-. Dopo il campo sportivo, chiuso dal 2010 e il centro sportivo offlimits da almeno dieci anni adesso ci privano anche della piscina comunale».  Secondo l’esponente dell’opposizione il Comune non è intervenuto per tempo onde evitare che si giungesse alla chiusura dell’immobile: «Adesso si creeranno inevitabilmente disagi ai lavoratori e alle centinaia di utenti dato che molti di loro hanno già pagato anticipatamente diverse mensilità. Per non parlare delle perdite economiche legate all’indotto che un così alto numero di utenti portava nelle casse dei commercianti locali».
Alla luce di ciò, il gestore della prima struttura natatoria semi olimpionica irpina inaugurata nel 1972 e ristrutturata agli inizi degli anni 2000 «non potendo prevedere il tempo necessario al completamento dei lavori e alla successiva revoca dell’ordinanza – si legge nell’avviso dinanzi alla struttura – consiglia a tutti gli utenti di contattare la reception per verificare la riapertura dell’impianto e procedere ai dovuti recuperi o alle proroghe degli abbonamenti».
FdL

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