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Aggressione dirigenti Verona, denunciati 8 ultras biancoverdi. L’Us Avellino: “ingiusto penalizzare l’intera tifoseria”

Pubblicato in data: 16/2/2017 alle ore:14:39 • Categoria: Avellino calcioStampa Articolo
  • Sono stati individuati i tifosi dell’Avellino che avrebbero preso parte all’aggressione, sabato pomeriggio, ai dirigenti dell’Hellas Verona che in auto stavano raggiungendo lo stadio “Partenio-Lombardi” per assistere alla gara Avellino-Verona. Le indagini della Digos della Questura di Avellino, diretta dal vice questore Francesco Cutolo, hanno identificato e denunciato 8 tifosi irpini, nei confronti dei quali si ipotizzano i reati di violenza privata e danneggiamento. L’auto a bordo della quale si trovavano il presidente del Verona, Maurizio Setti, il team manager, Luca Toni, e il dg Francesco Barresi, venne circondata da un gruppo di ultras bianco-verdi e il vetro della portiera destra venne infranto dal lancio di una bottiglia di plastica piena d’acqua. Alla identificazione dei presunti responsabili si è arrivati dopo che in Questura erano stati ascoltati numerosi esponenti ultras della Curva Sud avellinese. La mancanza di immagini registrate dalle telecamere di esercizi commerciali della zona dove si sono svolti i fatti, e di testimonianze dirette non hanno permesso, al momento, di individuare con certezza l’autore materiale del lancio che ha provocato la rottura del vetro dell’auto. Nelle prossime ore si attendono anche le determinazioni dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che potrebbe vietare ai tifosi irpini di seguire in trasferta l’Avellino, impegnato sabato prossimo a Cittadella, in provincia di Verona.

L’aggressione ai dirigenti dell’Hellas Verona, nel pomeriggio di sabato scorso, prima della partita tra Avellino e Verona, è stato un atto preordinato. A queste conclusione sono giunte le indagini della Digos di Avellino che stamattina ha formalizzato la denuncia di otto capi ultras per violenza privata aggravata e danneggiamento. I tifosi, secondo le indagini, si sarebbero dati appuntamento in una zona solitamente da loro non frequentata prima dell’inizio delle partite, “con il chiaro fine di intercettare e porre in essere atti di violenza verso le auto dei tifosi del Verona”. 
Questo invece il comunicato emanato dal Sodalizio di Piazza Libertà nella tarda serata di ieri dopo le decisioni del Casms nei confronti del tifo biancoverde: “L’U.S. Avellino, in merito ai provvedimenti adottati nei confronti di otto tifosi e agli ulteriori provvedimenti al vaglio del Casms (chiusura settore ospiti in occasione di Cittadella-Avellino e della curva sud per la partita Avellino-Vicenza), ribadisce la ferma condanna in merito all’episodio di violenza registratosi sabato scorso prima di Avellino-Verona. Al tempo stesso, questa società esprime forte rammarico per i contorni che sta assumendo una vicenda che rischia di penalizzare l’intera tifoseria biancoverde la cui immagine finisce per emergere in maniera del tutto distorta, rispetto al gesto compiuto da un singolo individuo. Un episodio che, seppure isolato, lede l’immagine di una città e di una tifoseria che si è sempre distinta per il suo comportamento generoso, civile e corretto, in ogni occasione. Come del resto è emerso con i due recenti derby casalinghi, contro Benevento e Salernitana, eventi particolarmente sentiti per la nota rivalità tra le opposte tifoserie, rivelatisi momenti di sport e correttezza. Il recente deprecabile episodio, come subito rimarcato da questa società, è lontano dalla filosofia di assoluta sportività che questo club e i sostenitori dell’Avellino hanno sempre dimostrato: promuovere i valori più autentici dello sport, dal rispetto dell’avversario al rifiuto più totale di qualsiasi forma di violenza. Il legame tra sostenitori e squadra è reciproco, con un consolidato patto di vicendevole sostegno, con una tifoseria capace di incitare la squadra sempre e dovunque ed una realtà sportiva che corrisponde alle aspettative attraverso i risultati, alimentando la passione della nostra gente. Pertanto non può e non deve passare un’immagine distorta della stragrande tifoseria biancoverde rispetto al gesto deprecabile ma isolato, ampiamente condannato da tutti. Infine, giunga da parte di questa società un accorato appello alle Istituzioni affinché si consideri il sempre meritevole comportamento dei sostenitori dell’Avellino con l’obiettivo di non penalizzare un’intera tifoseria, isolando i singoli autori dell’episodio. Ciò al fine di evitare disparità di valutazione: ci si domanda quali dovrebbero essere allora i provvedimenti da adottare nei confronti della tifoseria veronese che, per l’intera partita di sabato scorso, anziché sostenere la propria squadra, ha intonato cori offensivi e di pessimo gusto, facendo riferimento al disastro del terremoto in Irpinia del 1980, una ferita aperta per le nostre popolazioni. Un atteggiamento che non ha sollevato le coscienze delle istituzioni e anche dei dirigenti della squadra ospite i quali non hanno sentito il dovere di scusarsi per cori e parole che fanno male quanto un atto di violenza”.

 
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