Nessuna anomalia dopo il ritrovamento nella pasta e lenticchie alla mensa scolastica di Torelli di un chiodo da parte di una bambina della seconda elementare. E’ quanto emerge dalla relazione dell’Asl sui controlli effettuati al centro di cottura e al refettorio. Un documento di due pagine a firma del dirigente del servizio inviato ieri al sindaco Massimiliano Carullo. L’Asl comunica così che il centro di cottura e il refettorio rispecchiano i regolamenti in materia. L’azienda sanitaria locale, con propri ispettori subito dopo la denuncia dell’episodio effettuata dal papà della bambina presso il Comune di Mercogliano, aveva avviato prelievi per verificare la conformità del cibo. Dai controlli effettuali, sia presso il refettorio che il centro di cottura, non è emersa nessun’altra cosa attinente all’episodio accaduto. Inoltre il chiodo rinvenuto nel pasta e lenticchie è stato acquisito agli atti ed è attualmente in carico all’Asl per essere sottoposto ad analisi. «L’episodio verificatosi ribadisco che è un fatto gravissimo – commenta il sindaco Carullo – tanto che con il comandante de vigili mi sono recato e mi sto recando a mangiare presso la mensa scolastica per verificarne la qualità». L’episodio è accaduto una settimana fa presso la sede distaccata di Torelli di Mercogliano dell’Istituto comprensivo Statale “Guido Dorso”. Il Comune, attraverso i competenti uffici, non appena ha raccolto la denuncia del genitore, ha subito proceduto ad inviare tre note, una alla ditta che fornisce i pasti per comunicarle l’avvio di un procedimento amministrativo, un’altra alla dirigente scolastica dalla quale ha ricevuto una relazione circostanziata, ed una nota infine all’Asl.
E proprio ieri l’Asl ha inviato una relazione al primo cittadino. «Missive per appurare ma soprattutto per condividere una responsabilità – prosegue Carullo -. Il tutto con i controlli sempre molto puntuali, minuziosi e quotidiani che l’Asl effettua con grande deontologia professionale. Un imponente lavoro svolto quotidianamente dall’Asl presso i plessi scolastici che rappresenta una garanzia straordinaria per i nostri figli. E proprio dalla relazione dell’Asl abbiamo appreso che tutti gli elementi, secondo le normative vigenti, erano state rispettati».
Il primo cittadino non esclude l’ipotesi di utilizzo di telecamere: «Con la dirigenza scolastica abbiamo rapporti di collaborazione quotidiana e se può essere sono favorevole all’utilizzo delle telecamere, usandole con discrezione ed equilibrio. Equilibrio che un sindaco deve avere operando come un buon padre di famiglia. Se questo può servire per migliorare la sicurezza e la qualità dell’offerta formativa, ben venga. Ma tutto va fatto con equilibro, con razionalità e rispettando le normative vigenti. Una vicenda sulla quale, assicuro, c’è la massima attenzione  da parte dell’Asl, del Comando di polizia municipale e della dirigente scolastica. Un episodio che non si dovrà più verificare. Per fare questo c’è bisogno che tutti, ognuno per la propria parte, il proprio ruolo e le proprie competenze sviluppino la massima diligenza e la massima professionalità possibile».