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Tragedia sul lavoro, Enzo ucciso da un bullone: indagano i Carabinieri

Tragedia sul lavoro a Torrette di Mercogliano nella tarda mattinata di ieri. A perdere la vita un operaio 50enne di Avellino, Enzo Guarini, mentre era intento a maneggiare un macchinario utilizzato per tagliare alcune lamiere all’interno di una piccola azienda metalmeccanica dedita alla produzione di profilati in ferro. L’uomo, residente nel capoluogo irpino in zona Valle, era tra i soci titolari presso la ditta che aveva preso in subappalto una parte del capannone di proprietà del Gruppo Abate in via Mercoglianopitya proprio a pochi passi dalla caserma dei Carabinieri. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’uomo, intorno alle 12.15, stava lavorando del materiale con un tornio quando un tondino in ferro lo ha colpito violentemente alla testa procurandogli una grave lesione occipitale che lo ha ucciso all’istante. In pratica un bullone fissato al macchinario si sarebbe staccato all’improvviso andando a colpire con estrema violenza l’uomo alla testa. Un impatto devastante, verosimilmente pari alla forza di un proiettile, che non gli ha lasciato scampo. Enzo lascia la moglie e due figli affranti e sotto choc così come l’intera cittadinanza che si stringe intorno ai familiari.

A dare l’allarme i colleghi dello sfortunato cinquantenne. Sul posto sono così giunti immediatamente i Carabinieri della locale stazione agli ordini del Comandante Pasquale Maffei per tutti i rilievi del caso con gli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro per accertare il rispetto della normativa di sicurezza, il medico legale nominato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Avellino che ha effettuato una prima ispezione esterna sul cadavere e i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatarne la morte.
La salma è stata, poi, traslata presso la camera mortuaria della Città Ospedaliera «San Giuseppe Moscati» di contrada Amoretta dove resta a disposizione dell’autorità giudiziaria che, come da prassi, ha aperto un’inchiesta per far luce sulla vicenda. Per tutto il pomeriggio inquirenti hanno ascoltato i colleghi presenti all’interno dei locali al momento dell’incidente per chiarire ogni dettaglio del tragico accaduto e ricostruire l’esatta dinamica del fatto. Intanto il macchinario e l’area in cui è avvenuta la tragedia sono stati sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria per i rilievi del caso.
«Esprimo il dolore di tutta la comunità anche attraverso la preghiera, è un triste momento per tutti noi. Siamo vicini a questa famiglia affranta da un dramma irreparabile», accorate le parole del sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo che, insieme a tutta la cittadinanza, si stringe intorno alla famiglia dello sfortunato operaio che ha trovato la morte nel giorno della Festa della Donna. Un’ennesima morte bianca che lascia sgomenti: «Con sgomento e tristezza apprendiamo dell’incidente avvenuto a Mercogliano nel quale ha perso la vita un lavoratore – afferma in una nota il segretario provinciale di Rifondazione Comunista Tony Della Pia – non conosciamo la dinamica che ha provocato il gravissimo evento, tuttavia, senza azzardare alcuna ipotesi, invitiamo le autorità preposte a verificare minuziosamente le cause. E’ insopportabile constatare che lavoratori e lavoratrici perdano la vita solo per guadagnarsi un tozzo di pane. Ci stingiamo sinceramente intorno ai suoi colleghi, agli amici e parenti».

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